sabato 20 dicembre 2008

Palermo. L'idissea di un cardiopatico: da un mese in attesa di visita

“Sono costretto a casa da una caduta, telefono, ma nessuno sa dirmi quando il dottore verrà”. Bloccato a casa da un mese, con un cuore malconcio, nell´attesa che un medico venga a visitarlo
Salvatore Romano ha 86 anni, una mente arzilla ela parola pronta, ma il corpo gli arranca un po´ dietro. È cardiopatico, ilsignor Romano, e invalido al 100 per cento. Ogni tre mesi si sottopone adiverse visite per accertarsi che tutto sia sotto controllo e che il cuorenon giochi qualche brutto scherzo improvviso. Di solito si reca lui stessoda via Uditore, dove abita, al poliambulatorio Pozzillo dell´Ausl6 persottoporsi alle visite, e nonostante il traffico, la coda al presidio e lastanchezza che ogni tanto lo coglie non si tira indietro. Questa volta perònon ha potuto farlo: qualche settimana fa è caduto e non può muoversi bene,in casa per spostarsi usa un girello, ma la sua autonomia di movimento èpiuttosto limitata e la maggior parte della giornata è costretto su unapoltrona. Per venirgli incontro il suo medico curante gli ha prescritto lesolite visite, ma stavolta da fare a casa. Per questo la moglie del signorRomano è andata circa tre settimane fa con le ricette allo sportello dove siprenotano le visite domiciliari e ha richiesto per il marito sia quellanefrologica che quella cardiologica.Per la prima non ci sono stati problemi: dopo qualche giorno il medicocompetente per la zona ha telefonato e hanno concordato insieme il giornodella visita. Di quella cardiologica invece ancora non si hanno notizie.«Non riesco a mettermi in comunicazione con l´azienda - dice Romano - il piùdelle volte il telefono squilla e non risponde nessuno. E quando lo fannonon sanno darmi nessuna indicazione. Ieri un impiegato mi ha detto che luinon può fare nulla. Ma se non possono fare nulla loro che sono lì, io cosaposso fare da casa?». Anche Repubblica ha provato a chiedere informazioniall´ambulatorio ai numeri di telefono che si trovano sulle pagine Internetdell´azienda. Dopo molti tentativi andati a vuoto la persona che ha rispostoha addebitato la responsabilità dell´organizzazione ad un altro ufficio. Daquest´ultimo una signora cortese ha rinviato ad un altro numero ancora, alquale però non risponde mai nessuno. Nessuno sa insomma quando il signorRomano potrà avere la sua visita cardiologica. «Tutto questo mi fa paura -continua Romano - io ormai ho 86 anni, ma ho delle nipotine piccole e temoper loro, per il futuro che le aspetta se tutto continua ad andare così».

so.pa.
La Repubblica, SABATO, 20 DICEMBRE 2008

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