venerdì 19 dicembre 2008

Appello per il diritto alla libertà di cura

Rispettiamo l'Articolo 32 della Costituzione
Il Parlamento, con molti anni di ritardo e sull'onda emotiva legata alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, si prepara a discutere e votare una legge sul testamento biologico. Dopo quasi 15 anni di discussioni, chiediamo che il Parlamento approvi questo importantissimo provvedimento che riguarda la vita di ciascun cittadino. Il Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, deve infatti tenere conto dell'orientamento generale degli italiani. Rivendichiamo l'indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione. Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l'integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà.
Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere. Chiediamo una legge che dia a chi lo vuole, e solo a chi lo vuole, la possibilità di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti, così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi. Chiediamo una legge che anche nel nostro Paese dia le giuste regole in questa materia, ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino. Vogliamo una legge che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie. Vogliamo una legge di libertà, che confermi ciò che è indicato nella Costituzione.
Primi Firmatari: Ignazio Marino, chirurgo e senatore; Giuliano Amato, ex Presidente del Consiglio; Corrado Augias, scrittore; Bianca Berlinguer, giornalista; Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo; Maurizio Costanzo, giornalista; Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL; Paolo Franchi, giornalista; Silvio Garattini, scienziato, farmacologo; Massimo Giannini, giornalista; Franzo Grande Stevens, avvocato; Marcello Lippi, Commissario tecnico della Nazionale italiana; Luciana Littizzetto, attrice e cabarettista; Alessandra Kustermann, medico, ginecologa; Miriam Mafai, giornalista e scrittrice; Vito Mancuso, teologo; Erminia Manfredi, regista; Simona Marchini, attrice e autrice; Rita Levi Montalcini, premio Nobel; Giuseppe Remuzzi, scienziato, immunologo; Stefano Rodotà, giurista; Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica; Umberto Veronesi, oncologo; Mina Welby, delegato municipale ai diritti civili; Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale.
Per firmare anche tu

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