lunedì 17 novembre 2008

Si allarga fino a Corleone l’inchiesta di Campagnatico

di ALBERTO CELATA
Dodici avvisi di garanzia, dall’urbanistica agli appalti dei lavori pubblici
NON SI FERMA più l’inchiesta della Guardia di Finanza al Comune di Campagnatico, coordinata dal pubblico ministero Stefano Pizza. Mentre sembrerebbe ormai imminente la chiusura delle indagini sulle irregolarità commesse dall’Amministrazione comunale nel settore dell’ Urbanistica, e che vede coinvolti in primo luogo l’ex sindaco Elismo Pesucci, e l’assessore competente Luca Grisanti, ora l’indagine delle Fiamme Gialle si allarga anche al settore dei Lavori pubblici. Gli uomini del comandante Mariani la scorsa settimana avrebbero infatti notificato una dozzina di avvisi di garanzia ad amministratori, dipendenti pubblici e imprenditori e non solo a Campagnatico, ma anche a Grosseto e in Sicilia, in particolare a Corleone, il paese che ha dato i natali a «padrini» storici della mafia come Luciano Liggio, Totò Riina e Bernardo Provenzano.

IN SICILIA, E A CORLEONE in particolare, gli avvisi di garanzia avrebbero raggiunto imprenditori edili le cui aziende si sarebbero aggiudicate alcuni lavori pubblici nel Comune di Campagnatico. I reati ipotizzati sono infatti quelli di turbativa d’asta, falso e truffa. Quello in Sicilia è stato un vero e proprio raid da parte delle Fiamme Gialle di Grosseto, che si sono recate sull’isola con numerosi mezzi e uomini, notificando avvisi di garanzia ed effettuando anche numerose perquisizioni, in un clima, soprattutto a Corleone, piuttosto teso se non chiaramente ostile.

PERQUISIZIONI che sono state effettuate nuovamente anche negli uffici del Comune di Campagnatico, mentre gli avvisi di garanzia in provincia hanno riguardato soltanto funzionari comunali e professionisti. Nei faldoni prelevati negli uffici comunali i finanzieri sarebbero alla ricerca di elementi che avvalorino le ipotesi di reato contestate agli indagati.#
La Nazione, 14.11.08

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