lunedì 30 luglio 2007

S come solitudine: l'alfabeto del "Caso Mele"

Da Flaiano a De Sade: citazioni in libertà per lo scandalo che rilancia l'ennesima "questione morale"
di CARLA RESCHIA
Come una ventata d'aria fresca nel fine luglio più afoso degli ultimi anni, l'affair Mele ha distolto il Parlamento da questioni noiose come le pensioni e la giustizia permettendo agli onorevoli di misurarsi con la questione morale, da sempre cavallo di battaglia della nostra politica. Ecco senza pretese di completezza e con tante scuse per l'extrapolazione, alcune delle dichiarazioni più interessanti in merito.

La solitudine del deputato. «La solitudine è una cosa molto seria e la vita del parlamentare è una cosa dura per chi la fa seriamente. Al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare», Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc.
Stupefacenti. «Le affermazioni di Cesa sul ricongiungimento familiare dei parlamentari sono stupefacenti».Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Camera.
Diserzioni. «Inaccettabile che altre forze di opposizione abbiano rinunciato al proprio dovere di parlamentari disertando l’Aula della Camera, anche, forse, per il poco nobile motivo di farsi tre giorni sotto l’ombrellone». Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, il giorno del voto sulla riforma della giustizia, alla vigilia della notte brava di Mele (che non era in aula).
Proverbi. «Questo mi sembra uno dei classici casi in cui la toppa è davvero peggiore del buco». Silvana Mura, deputata di Italia dei Valori, a proposito delle dichiarazioni di Cesa sulla solitudine dei deputati.
Ammirati. «Siamo ammirati dalla delicatezza d’animo dell’onorevole Cesa che combatte la solitudine e promuove il ricongiungimento familiare. Sono temi che la vicenda Mele rende di strettissima attualità e pertinenza. Ci farebbe piacere che l’alto funzionario della Camera che ha illuminato a riguardo il Segretario dell’Udc uscisse dall’anonimato e ci consentisse di approfondire tutti questi argomenti». Stefano Graziano, dirigente organizzativo dell’Italia di Mezzo.
Personalmente. «Personalmente saranno più di trent’anni che non fumo nemmeno una sigaretta, ma non mi sottoporrò al test anti-droga proposto dall’Udc. Intendo così rivendicare il diritto all’imperfezione, alla contraddizione e all’errore». Gaetano Quagliariello, senatore di Forza Italia.
New entry: il devoto puttaniere. «Dopo il caso Mele abbiamo una nuova categoria che è venuta alla luce: i puttanieri moralisti». Franco Grillini, deputato della Sinistra democratica, presidente onorario dell’Arcigay.
Strangers in the night. «La signora mi era stata presentata quella sera a cena da amici». Cosimo Mele, ex deputato Udc.
Come De Sade insegna. «Non comprendo perchè ci si debba scandalizzare per il povero nostro collega che in modo appartato si era dato a giochi del tutto eterosessuali di cui è piena la storia del mondo e per il quale il marchese De Sade viene considerato un grande letterato e maestro di costume». Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica.
Metti un cane a Montecitorio. «Sono davvero dispiaciuto per il linciaggio pubblico in corso nei confronti di Cosimo Mele. Dissi, ormai mesi fa, che se un cane poliziotto fosse entrato a Montecitorio, si sarebbe ’arreso’ ». Daniele Capezzone, deputato della Rosa nel pugno.
Silenzio stampa. «Chiedo silenzio e rispetto per il parlamentare e la sua famiglia».Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie.
Con rammarico. «Con rammarico ed amarezza, anche per la sofferenza dell’uomo, ma l’Udc deve chiedere a Mele le dimissioni da deputato». Maurizio Ronconi,vicecapogruppo dell’Udc alla Camera
Maestro Flaiano. Come diceva Flaiano, « la situazione è grave ma non seria». Salvatore Bonadonna, deputato Prc.

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