martedì 10 luglio 2007

Da Firenze a Corleone, il terzo campo di lavoro sui terreni confiscati alla mafia

di FRANCESCA BALESTRI
Ho studiato tutto il giorno oggi a Firenze, nonostante il grande, grandissimo caldo. Ho rinunciato ad andare a Cecina al mare, dai miei genitori, che non vedo da settimane e che mi mancano.
Ho studiato perché domani devo tenere una lezione sull’educazione interculturale alla Siss dell’Università di Firenze, il corso per chi aspira a diventare insegnante come me…e poi devo rileggere circolari, direttive, note ministeriali perché toccherà proprio a me sostenere l’applicazione dell’educazione alla legalità nelle scuole della Toscana.
Quando tre anni fa per la prima volta facemmo i campi di lavoro, io non lavoravo ancora all’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Oggi lì sono referente per l’educazione alla legalità, e dopo tanto lavoro e un milione di riunioni siamo arrivati alla firma del protocollo d’intesa fra noi e la Regione toscana per realizzare questo bel sogno di dare alla legalità autentica dignità scolastica, facendola insegnare direttamente dai docenti di ogni ambito disciplinare nel normale orario di scuola. Penso alla sfida che ho davanti, a questo mio lavoro meraviglioso, che mi da l’opportunità di aiutare i miei colleghi docenti, i dirigenti scolastici, gli studenti: cerco di farlo al meglio, per questo dopotutto non mi pesa studiare anche di domenica…
Dopo, oltre il lavoro c’è l’arci, la mia splendida associazione, che promuove iniziative uniche, come “liberarci dalle spine” che per fortuna non c’entrano niente con la scuola, perché la società non è fatta solo di scuola, è ben più ampia e complessa!
Alle 19.30 arriva la proposta di Maurizio di andare con lui a salutare cinque dei ragazzi che partono dalla stazione di Campo di Marte alla volta di Corleone per il terzo capo di lavoro sui terreni confiscati alla mafia che inizierà domani. Un campo particolare, il primo in cui i volontari dormiranno per 15 giorni nella casa di Bernardo Provenzano.
Non ne ho per niente voglia, le amiche mi hanno proposto un aperitivo in centro…eppure, per quel solito non so che non riesco mai a spiegarmi, accetto, prendo la macchina fotografica e mi ritrovo alla stazione alla ricerca del treno per Palermo.
I ragazzi li riconosco subito anche se non li ho mai visti, sono lì, giovanissimi e emozionantissimi, con i loro familiari in attesa del treno notte che è in ritardo (fortuna loro) di soli 10 minuti! Scatto un paio di foto, scambio poche parole. Anche i genitori sono molto simpatici, mi metto neri loro panni, non deve essere facile salutarli sapendo dove sono diretti e a fare che cosa. Uno di loro ha la ragazza. Faccio la gaffe di chiederle come mai lei non parte visto che le ragazze sono di gran lunga più numerose dei ragazzi…in quel momento arriva il treno, i due si salutano, lei piange…anche questi momenti dolorosi di separazione fanno parte della crescita di un bel rapporto d’amore.
Uno dei cinque ragazzi è di Milano. Maurizio mi spiega che non conosceva nessuno, ma per non fare da solo tutto il viaggio è arrivato ieri e ha dormito a casa di uno degli altri ragazzi. Sono anche una splendida occasione per fare nuove amicizie i campi di lavoro!
Un altro dei ragazzi in partenza ha la chitarra. Sicuramente in questo campo non mancherà la buona musica, visto che ci sono anche un gruppo parrocchiale e un gruppo agesci muniti di chitarra.
E così salutandoli, non vedo l’ora di andare a Corleone a vederli suonare tutti insieme. Non so se troverò il tempo, ma lo cercherò con tutte le mie forze.
Nel frattempo si son fatte quasi de 22.00 e il mio aperitivo è sfumato, ma è meglio così…ci sono cose ben più importanti e ben più significative da fare, in una strana, ma bella domenica, a Firenze.
8 luglio 2007

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