martedì 17 luglio 2007

Campi di lavoro. Lumia a Corleone parla dei nuovi equilibri di Cosa Nostra

Venerdì pomeriggio, i ragazzi avevano incontrato il segretario della Cgil di Corleone, Dino Paternostro


«Oggi a Palermo abbiamo incontrato i magistrati e le forze dell’ordine per capire meglio cosa sta accadendo nell’universo Cosa Nostra. E le notizie sono preoccupanti», ha detto ieri sera a Corleone l’on. Giuseppe Lumia, vice-presidente della Commissione antimafia, incontrando nei locali del centro multimediale “Santa Lucia” i ragazzi dei campi di lavoro antimafia. «Gli inquirenti ce la stanno mettendo tutta per impedire una nuova guerra di mafia, ma i pericoli non sono scongiurati. Da un lato i Lo Piccolo, padre e figlio, e dall’altro lato i “corleonesi” si stanno fronteggiando, per cercare di capire se è più conveniente farsi la guerra, oppure cercare la pace. In tutto questo, un ruolo lo sta giocando anche Cosa Nostra americana, che sembra spingere per un accordo che garantisca più affari per tutti», ha aggiunto Lumia.
Poi sono stati i ragazzi ad “interrogare “ il vice-presidente dell’antimafia, che ha risposto loro fino a verso la mezzanotte.
Sono questi i campi di lavoro a Corleone: lavoro e studio. Così cresce una nuova generazione e, speriamo, una nuova classe dirigente. A Firenze e a Corleone. In Italia.

Venerdì pomeriggio, i ragazzi del campo avevano incontrato il segretario della Camera del lavoro di Corleone, Dino Paternostro, per preparasi meglio alla visita di Portella delle ginestre di sabato mattina. Per conoscere la storia della mafia e dell’antimafia di Corleone e della Sicilia. Un incontro che si è svolto nel salone del sindacato che fu di Placido Rizzotto, con sullo sfondo un grande quadro del sindacalista ucciso dalla mafia il 10 marzo ’48.
«Rizzotto – ha detto Paternostro – fu uno dei caduti della “lunga strage” che insanguinò la Sicilia nel secondo dopoguerra. Una strage lunga 16 anni, che fece 50 vittime, tutti esponenti del movimento contadino e democratico, che si batteva per la libertà e la democrazia nella nostra Isola». «Oggi – ha aggiunto – la scommessa per vincere la lotta contro la mafia è che si affermi un’antimafia sociale, capace di fare memoria, di costruire economia sana, capace di dare prodotti puliti, quelli con la vitamina “L” della Legalità. Noi ci stiamo provando…»

17 luglio 2007

FOTO. Dall'alto: Lumia con i ragazzi dei campi di lavoro; foto di gruppo davanti la sede della Cgil di Corleone

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