lunedì 9 luglio 2007

Rifiuti. Otto sindaci votano "no" al bilancio dell'Ato di Monreale. Ed è polemica

MONREALE - Approvato a maggioranza il bilancio dell’Ato rifiuti «Alto Belice ambiente». Ma otto sindaci su diciassette votano contro. A guidare il malcontento è Gaetano Caramanno, primo cittadino di Piana degli Albanesi: «C’è un buco di 2 milioni e 700 mila euro che ricadrà sui nostri Comuni e sui nostri cittadini. Per questo ho chiesto le dimissioni del consiglio d’amministrazione». Immediata la replica del presidente dell’Ato Pa 2, Lea Giangrande: «Quello di Caramanno è solo un attacco politico. Il nostro bilancio – assicura il presidente – è uno dei migliori fra tutte le Ato siciliane. Siamo riusciti a garantire gli stipendi ai dipendenti e a pagare i fornitori. Il debito a cui fa riferimento il sindaco è legato ai costi per attivare la raccolta differenziata. E in quella cifra vanno considerati anche i mancati introiti della nostra discarica». Fino allo scorso anno, infatti, a Camporeale venivano conferiti anche i rifiuti di altri ambiti territoriali. «Il debito – precisa Lea Giangrande - non ricadrà né sui bilanci delle amministrazioni né sui cittadini, ma sarà ammortizzato con una rimodulazione della Tarsu. Costerà, infatti, meno conferire in discarica”. A dire “no” al bilancio, venerdì mattina, sono stati però i sindaci di Bisacquino, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, San Cipirello e San Giuseppe Jato. «In molti casi – minimizza il presidente dell’Ato – si tratta di nuovi eletti che non si sentono rappresentati dal consiglio scelto dalle precedenti amministrazioni. Ritengo comunque che l’approvazione del 70 per cento degli azionisti sia un gran successo».
LEANDRO SALVIA
Giornale di Sicilia 08/07/2007


NELLA FOTO: Lea Giangrande al centro, tra un gruppo di impiegate dell'Ato

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