martedì 28 agosto 2007

Bagarella e Santapaola, le fedi dei boss “dimenticate” in cella. Forse un'alleanza?

CATANIA - Potrebbe essere nata un'alleanza fra i boss mafiosi Benedetto "Nitto" Santapaola e Leoluca Bagarella, entrambi trasferiti nei giorni scorsi dal carcere in cui erano detenuti al 41 bis. È l'analisi degli inquirenti dopo che i capimafia, che avrebbero dovuto andare ad occupare la cella dell'altro, nell'ambito di uno scambio incrociato disposto dal Dipartimento amministrazione penitenziaria, una volta giunti a destinazione, hanno entrambi denunciato alla polizia penitenziaria di aver dimenticato nella vecchia cella la propria fede nuziale. Una strana coincidenza che ha subito portato il Dap a destinare Santapaola nel carcere di Tolmezzo, anzichè in quello de L'Aquila in cui è stato detenuto per molti anni Bagarella.Il rapporto tra Totò Riina e Nitto Santapaola si è incrinato dopo la stagione delle stragi del 1992. Il boss catanese preferiva tenere al riparo dai riflettori la sua città. Quando, nell'estate del 1992, Riina ordinò di uccidere l'ex presidente della Regione Rino Nicolosi (Dc), Santapaola prese le distanze, non ubbidì. Riina reagì stabilendo un rapporto preferenziale e segreto con l'altro capomafia etneo Santo Mazzei, amico fidatissimo di suo cognato Leoluca Bagarella. Primo incarico dei corleonesi a Mazzei: "fai pulizia all'interno di Catania". Da allora cessarono i rapporti fra Santapaola e il gruppo stragista composto da Riina e Bagarella.Adesso la strana coincidenza che i due capimafia hanno dimenticato nella cella che avrebbero dovuto occupare, la propria fede nuziale, dalla quale lo stesso Bagarella, come hanno sempre spiegato i pentiti non si sarebbe mai staccato dopo la morte della moglie, fa emergere per gli inquirenti l'ipotesi che i due boss possono aver suggellato "un matrimonio" fra gruppi criminali.
La Sicilia, 28/08/2007

NELLA FOTO: Leoluca Bagarella in manette

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