giovedì 30 agosto 2007

Corleone, campi di lavoro. "Come quei lampadieri..."

È già trascorsa una settimana dall’inizio del campo. Ieri siamo stati al mare a Balestrate , e ci siamo rilassati dopo sette giorni di duro lavoro.
Maurizio e Francesca sono tornati a Firenze in auto dopo aver trascorso il giorno al mare con noi, perché oggi c’era la presentazione del libro “Come quei lampadieri” alla Festa de l’Unità di Certaldo... torneranno a Corleone giovedì, perché nel frattempo incontreranno anche i ragazzi del prossimo campo di settembre che ci succederanno, per prepararli a questa esperienza così intensa.
Immersa nella suggestiva cornice della città del Boccaccio, Francesca ha iniziato parlando di questo lungo viaggio iniziato tra le aspre montagne siciliane e terminato con le dolci colline toscane, un po’ il paradigma di tante differenze. Ma si è parlato soprattutto di somiglianze, di come le attività della criminalità organizzata siano presenti anche fuori dalla Sicilia, di come è nata la cooperativa e i campi di lavoro. Parlando di Rita Borsellino e del suo essersi messa in gioco in prima persona al servizio della sua e della “nostra” terra, si è discusso di quanto sia importante la politica per sconfiggere la mafia. “Non tanto una politica specialistica antimafia; basta una buona politica, trasparente e al servizio del cittadino” ha concluso Francesca. E c’era a presentare il libro con noi uno di questi “buoni politici” impegnati e trasparenti: il sindaco del comune di Certaldo Andrea Campinoti, presidente nazionale di Avviso Pubblico (l’associazione degli enti locali contro le mafie), che ha parlato di cosa vuol dire essere amministratori pubblici in Toscana e nel sud d’Italia, e ci ha stupito tutti per aver già letto il libro con grande attenzione, riuscendo così a sottolineare gli aspetti più suggestivi del racconto e soprattutto del percorso che i nostri ragazzi stanno facendo in questo momento in Sicilia insieme a tutti noi.
Nel frattempo a Corleone i nostri ragazzi stavano incontrando con Calogero Parisi, Salvatore, Franco e gli altri soci lavoratori della cooperativa un tenente e un sottoufficiale dei Carabinieri di Corleone, la caserma che fu diretta da Carlo Alberto Dalla Chiesa. I carabinieri hanno fatto vedere loro un documentario da loro realizzato sul sindacalista Placido Rizzotto e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e hanno fatto loro capire quanto, seppur diversi, i percorsi di questi due uomini si possono considerare intrecciati in quanto entrambi si impegnarono sul fronte della lotta alla mafia, anche se non ebbero modo di conoscersi. Entrambi però furono assassinati dalla mafia, hanno giustamente ricordato i carabinieri : Rizzotto il 10 Marzo del 1948 a Corleone e Dalla Chiesa, che sulla morte del sindacalista aveva indagato, a Palermo il 3 Settembre del1982.
Alla fine del filmato è seguito un lungo dibattito, terminato con un interessante confronto su alcune considerazioni che i Carabinieri hanno fatto rispetto a quanto sia importante che le forze dell’ordine in questi territori intervengano con attenzione non solo sui grandi delitti e reati di mafia ma anche sulle piccole cose, come i furti o le semplici controversie fra cittadini, perché se non lo fa lo Stato, lo fa… qualcun’altro e acquisisce così consenso fra la popolazione.
Maurizio Pascucci
coordinatore progetto “Liberarci dalla Spine”
e i ragazzi del campo di lavoro
27 agosto 2007

Stamattina, come al solito, sveglia alle 6.00, con qualche rimpianto delle ore che sarebbero state utili per dormire invece che per giocherellare la sera...i nostri coordinatori evidentemente non hanno tutti i torti quando spengono le luci e insistono per farci andare a letto entro la mezzanotte!Abbiamo ripreso le attività di spietratura della vigna e la raccolta del pomodoro. Alla fine della giornata altre 108 cassette di pomodori sono partite verso la ditta che prepara la passata di pomodoro della cooperativa Lavoro e Non Solo.
Abbiamo accolto Rita Borsellino nella palestra nel tardo pomeriggio, e abbiamo dato inizio all'incontro seduti in cerchio. Oltre ascoltare le nostre riflessioni e le nostre esperienze dei giorni trascorsi al campo di lavoro, e motivare con efficacia la nostra attività, Rita ci ha parlato, sotto lo stimolo delle nostre domande, della sua attività politica e di quella di magistrato di suo fratello, tratteggiandone i lineamenti meno conosciuti, quelli relativi ai rapporti più familiari.L'incontro è finito dopo circa due ore, ma le cose da dire sarebbero state molte di più. Abbiamo salutato Rita regalandole un fiore e offrendole un tipico dolce corleonese, preparato dalla moglie di Franco.La sera, dopo cena, abbiamo visto il video del campo di lavoro che si è svolto a Pistoia a cui hanno partecipato alcuni ragazzi corleonesi per sistemare il magazzino di stoccaggio dei prodotti della cooperativa in Toscana.
I ragazzi del campo di lavoro
28 agosto 2007

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