domenica 26 agosto 2007

C'è una legge quasi perfetta per fermare gli incendi, ma non viene applicata!

C'è una legge quasi perfetta per combattere gli incendi dolosi, la legge 21 novembre 2000, n. 353, ("Legge-quadro in materia di incendi boschivi"), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000. L'ha approvata il parlamento italiano sette anni fa, ma è rimasta largamente inapplicata, specie in Sicilia. Essa impone che "i comuni provvedono, entro novanta giorni dalla data di approvazione del piano regionale di cui al comma 1 dell'articolo 3, a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell'ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente (...). E prevede anche che "le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all'incendio per almeno quindici anni... È comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell'ambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell'atto. È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione. Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell'ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia".
Se questa legge venisse applicata e le Regioni e i Comuni facessero per intero il loro dovere (come alcune Regioni ed alcuni Comuni fanno, non la Sicilia e non Corleone), si avrebbe una caduta verticale di tutti gli incendi dolosi. A richiamare l'attenzione su questa importante legge è stato Giuseppe D'Avanzo su "La Repubblica" di sabato 25 agosto, perchè - stranamente - tutti i governanti e i politici si erano dimenticati che esistesse.
Adesso, però, non si può più continuare come prima. Nel nostro piccolo, lo diciamo per la Sicilia, per Corleone e per i Comuni della zona. Bisogna dotarsi immediatamente del catasto dei terreni bruciati di quest'anno ed applicare rigorosamente la legge. Per quanto ci riguarda, lo chiederemo con forza al Comune di Corleone.
Dino Paternostro
27 agosto 2007

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