martedì 28 agosto 2007

Corleone. Il consiglio comunale al sindaco: "Rovoca quella delibera!"

CORLEONE – Come i lettori ricorderanno, nelle votazioni di ballottaggio del 27-28 maggio Nino Iannazzo ha superato di appena 3 voti Nicolò Nicolosi e quest’ultimo – come sempre avviene in casi analoghi – ha presentato ricorso al TAR, notificato pure all’Ente Comune, che ha nominato un suo legale per resistere in giudizio. Proprio contro questa nomina del legale, alcuni consiglieri comunali (primo firmatario Salvatore Schillaci) hanno presentato una mozione consiliare per chiedere la revoca della delibera. Infatti, si legge nella mozione, per l’Ente-Comune (non per il sindaco Iannazzo e i suoi assessori) cosa cambia se sindaco è Tizio oppure Caio? Ovviamente, niente. E proprio per questo non doveva avere nessun interesse a nominare un legale (sarà pagato a fior di quattrini con i soldi dei contribuenti) che, nella sostanza, opponendosi al ricorso di Nicolosi, difenderà proprio il sindaco in carica. Lunedì sera, in consiglio comunale, il sindaco Nino Iannazzo ce l’ha messa tutta per spiegare perché il comune di Corleone ha deciso di resistere in giudizio contro il ricorso elettorale dell’ex sindaco Nicolò Nicolosi, ma non c’è riuscito. Ha parlato di atto dovuto, ma non è così. Ha lasciato capire che se cambierà il sindaco decadranno tutte le determine e le delibere adottate, ma non è vero perché è giurisprudenza costante che gli, in ogni caso, resterebbero salvi tutti gli effetti prodotti.
La mozione è stata approvata con 11 voti favorevoli e 7 contrari, ma non bisogna essere indovini per capire che Iannazzo & C. la delibera non la revocheranno, anche a costo di sfidare la magistratura contabile. D’altra parte, “a la guerre comme a la guerre”, dicono i francesi. E, tra Iannazzo e Nicolosi, la guerra è totale e senza esclusioni di colpi. Peccato che, a farne le spese, sono (e saranno ancora) i cittadini normali, i quali avrebbero il solo interesse di essere amministrati bene…
D.P.
28 agosto 2007
P.S. Ancora meno comprensibile è la nomina di un altro legale per resistere in giudizio contro il ricorso di Antonio Vella dell'Udc contro l'elezione di chi scrive, consigliere dei Ds. La relativa delibera ha persino il parere contrario del dirigente responsabile, ma Iannazzo e la sua giunta non hanno voluto intendere ragione. "Ci costituiamo e basta!". Anche per questa delibera il consiglio comunale ha chiesto la revoca.

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