mercoledì 14 novembre 2007

Corleone, il trasferimento di don Francesco. Ancora lettere...

Consapevoli che le nostre parole non cambieranno la situazione, vogliamo mettere in evidenza, anche se solo per sfogo, che siamo davvero stanchi di episodi come questo. E'la seconda volta che a Santa Rosalia accade che, mentre si lavora per la fioritura, il Sacerdote venga trasferito in un altro paese. Tutto ciò non può che suscitare sdegno e tristezza nei parrocchiani che, dopo quattro anni si sono ovviamente legati affettivamente a Don Francesco.Giusy ha ragione, quando dice che a Corleone succede qualcosa di bello passa poco e viene abolito.La risposta non la conosce quasi mai nessuno. Purtroppo si parla di Famiglia e di Comunità e poi non si bada alle persone. I Preti vengono spostati come oggetti senza neanche esprimere il proprio parere, per volere dei Vescovi che si divertono a spostarli, come se fosse uno sport ... il loro preferito! E dovrebbero essere Padri!La cosa che fa ancora più male è che ciò potrebbe determinare la chiusura della Parrocchia e come farebbero i parrocchiani che sono cresciuti a Santa Rosalia? La risposta la vorremmo da chi impone decisioni...Grazie!P.S.:Vorremmo anche, per favore, la tua risposta Giusy!
rosalia 68

Cara Rosalia 68 penso che il motivo per cui Padre Francesco venga trasferito a Prizzi non è proprio quello che la Curia ci ha riferito bensì un'altro. Credo che anche tu sai che a Prizzi non ci sono solo i due parroci anziani, ma c'è pure Padre Massimo che è abbastanza giovane.Ultime informazioni arrivate da circa una settimana dicono che Padre Massimo non vuole stare più a Prizzi non so naturalmente per quale motivo. Adesso io mi chiedo perchè tra le tante Parrocchie e Chiese esistenti a Corleone viene penalizzata sempre la Parrocchia di Santa Rosalia? C'è quella di San Leoluca, c'è quella di Santa Maria, c'è quella della "Madonna delle Grazie ecc ...Per essere un Buon e bravo Parroco non ha importanza l'età bensì la disponibilità verso gli altri. Questa è una qualità che purtroppo viene invidiata. Comunque quello che è successo realmente non lo so però so di certo che questa decisione ha distrutto psicologicamente la serenità di tante famiglie che insieme avevano formato una bellissima comunità.Tengo a precisare un particolare: io non sono una parrocchiana di Santa Rosalia, ma a distanza guardavo con meraviglia ciò che veniva svolto ed era bellissimo.
Giusy

Il problema é piu a monte: il celibato! Tante altre Religioni CRISTIANE (Protestanti, Anglicani, Cattolici Cristiani), che non conoscono o hanno abolito il celibato, non hanno problemi di 'anzianità' e vivono molto CRISTIANAMENTE con parroci e preti sposati, che hanno, quindi, anche un'esperienza di vita familiare. Qui a Möhlin l'unica Parrocchia ad avere problemi di 'ricambio generazionale' é SOLTANTO quella cattolica, attualmente senza parroco. Quella Protestante ha avuto la fortuna di poter scegliere il parroco, anzi la PARROCA (quella attuale é infatti una donna) tra ben 19 candidati!! Questo stato di cose vale per tutta la Svizzera. Chiaramente, anche qui il celibato 'soffoca la vocazione'. Se non ricordo male, il celibato è stato introdotto 'post Cristum'. Mi auguro solo che il 'caso S. Rosalia' non escali e che serva a riflettere (a Corleone, ma non solo).
Leoluca Criscione, Svizzera

2 commenti:

Mari ha detto...

Ho appreso ieri la notizia del trasferimento di Don Francesco, e come tutti i parrocchiani di Santa Rosalia sono profondamente addolorata!!!! Io sono nata e cresciuta nella comunità di Santa Rosalia e negli ultimi anni ho potuto constatare come tutte le attività della parrocchia e le persone in esse coinvolte siano cresciute notevolmente. Quello che mi addolora profondamente, oltre che l'allontanamento di una persona in gamba come Don Francesco, è che al momento non è stata designata nessuna persona in sua sostituzione, il che mi fa pensare ad un'imminente chiusura della parrocchia!!!
Ora vorrei dire semplicemente una cosa: con quale criterio si è presa una decisione del genere? Come sì può chiudere una parrocchia in fervente crescita e con un territorio così vasto? Che destino toccherà a tutte le persone impegnate in parrocchia (catechisti, ministri straordinari, lettori, ecc.., ecc...)? E a tutte le persone anziane che abitanano in cima a Via San Michele o nella zona di Via Candelora o a San Giovanni?
Forse chi ha preso questa decisione dovrebbe riflettere su tutte queste cose!!!!!
Mari

Mari ha detto...
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