CORLEONE – Ieri mattina, alla consegna della palazzina confiscata alla mafia ai giovani della coop “Lavoro e non Solo” c’era anche il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. L’immobile, confiscato ai fratelli Grizzaffi, nipoti dell’ex “capo dei capi” di Cosa Nostra Totò Riina, si trova in via Crispi, a poche decine di metri in linea d’aria della villa confiscata anni fa al “padrino”. Ha tre elevazioni fuori terra di circa 150 metri quadrati ciascuna, per un totale di quasi 500 metri quadrati. Il Consorzio “Sviluppo e Legalità” ha voluto assegnarlo alla cooperativa che lavora sui terreni confiscati alla mafia, che lo destinerà a foresteria per i giovani toscani che ogni anno vengono a fare esperienza antimafia a Corleone. «Con l’affidamento di questo immobile – ha detto, soddisfatto, il sindaco Nino Iannazzo, dando la chiave al presidente della coop Calogero Parisi – il comune di Corleone ha consegnato tutti i beni confiscati di cui disponeva». «Sicuramente un bel risultato – gli ha fatto eco il procuratore Grasso – di cui tutti possiamo essere soddisfatti». «Era dal 2000, da quando il presidente della Repubblica inaugurò il Centro Antimafia, che non venivo a Corleone – ha proseguito Grasso – ma ho sempre seguito con attenzione i passi avanti fatti dal vostro comune. Recentemente ho anche partecipato in Toscana ad alcune cene della legalità per raccogliere fondi a favore della vostra cooperativa. L’ho fatto con piacere, perché so che per battere la mafia c’è bisogno di tanta antimafia sociale. Bravi, continuate così…».
Alla cerimonia di consegna della palazzina alla coop “Lavoro e non solo” erano presenti anche il presidente del Tribunale di Termini Leonardo Guarnotta, il procuratore generale di Termini Di Pisa, una delegazione di Arci-Toscana guidata da Maurizio Pascucci, il presidente di Arci-Sicilia Anna Bucca, l’assessore Pino Colca, in rappresentanza della Provincia Regionale di Palermo, e i rappresentanti della Polizia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
30 novembre 2006
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