martedì 3 giugno 2008

Per il lavoro c'è la mafia

Allarmanti risultati di un sondaggio in un Itcg di Cefalù: 2 diciottenni su 10 chiederebbero aiuto a Cosa nostra, un altro 20% non rinuncerebbe alla raccomandazione.

PALERMO - Due diciottenni su dieci pur di ottenere un lavoro si rivolgerebbero ad un mafioso, il 16%, invece, di fronte ad una ingiustizia si rivolgerebbe alla mafia per chiedere un aiuto. È quanto viene fuori da una inchiesta condotta dagli studenti dell'Itcg "Jacopo del Duca" di Cefalù, sui giovani che sono andati per la prima volta al voto nei paesi delle Basse Madonie. I risultati sono stati pubblicati sull'ultimo numero del giornale d'istituto. L'inchiesta è stata condotta fra i giovani delle basse Madonie che ad aprile sono andati a votare per le politiche per la prima volta. Hanno risposto al questionario 328 neo diciottenni. Alla domanda "Stai per terminare gli studi e presto vorrai inserirti nel mondo del lavoro. Cosa faresti pur di ottenere un buon posto lavoro?", il 19% ha risposto che si rivolgerebbe persino ad un mafioso, il 21% si farebbe raccomandare e solo il 45% cercherebbe di farsi assumere dimostrando quello che vale senza alcuna raccomandazione. Il restante 15% darebbe il voto a chi lo chiede indipendentemente dalla propria ideologia politica.

Alla domanda, invece, "Se tu o la tua famiglia doveste subire un'ingiustizia a chi ti rivolgeresti per chiedere aiuto?" il 16% ha risposto dicendo che si rivolgerebbe alla mafia, il 18% alla politica e il 66% alle forze dell'ordine. Dalla stessa inchiesta viene fuori che solo il 44% dei neo votanti reputa utile la sua prima esperienza di voto. Il 33%, infatti, non conosce il sistema elettorale e solo il 38% lo condivide.
03/06/2008

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