sabato 9 febbraio 2008

Regione Sicilia, Lombardo c'è

Il leader del Mpa ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza ed entro mercoledì si dimetterà dalla carica di presidente della Provincia di Catania: "Raccoglieremo adesioni e convergenze". L'europarlamentare sarà anche capolista del suo partito alla Camera e al Senato

CATANIA - Il leader del Movimento per l'Autonomia, Raffaele Lombardo, conferma la sua intenzione di correre alla presidenza dalla Regione siciliana. "Per il momento - dice l'europarlamentare - ho il sostegno del Mpa e mi basta, certo non mi avanza e per questo sicuramente faremo due liste". Sulla possibile convergenza con l'Udc, Lombardo afferma che il Mpa "presenterà un programma e - aggiunge - chi ci vorrà stare ci starà. Raccoglieremo le adesioni e le convergenze di chi ci vorrà". Lombardo conferma che entro mercoledì si dimetterà dalla carica di presidente della Provincia di Catania, lasciando l'incarico alcune settimane prima della scadenza naturale, e che guiderà le liste del Mpa alla Camera o al Senato. "Stasera da Catania - sottolinea l'europarlamentare - parte una campagna elettorale certamente esaltante e importante. Senza condizionamenti che vengono da alleanze, mediazioni e compromessi potremo portare avanti un discorso di autonomia e di 'liberazione' della nostra terra. Il nostro è il polo autonomista e da solo è alternativo agli altri candidati".
In chiave nazionale, l'europarlamentare afferma: "Alle politiche cercheremo il nostro spazio con altre forze federaliste del territorio, possibilmente di una cordata cristiano democratica, che può essere l'Udc, la Rosa bianca o quanti ci consentono un rapporto federativo che ci permetta di portare avanti le nostre battaglie".
"In questa fase politica, come noi sostenevamo, il falso bipolarismo viene a galla. Ma vedete come cinguettano morevolmente Veltroni e Berlusconi? Era un falso bipolarismo, erano falsi schieramenti che fingevano di farsi la guerra. Ora fanno d'accordo non per fare le grandi riforme della Costituzione o della legge elettorale, bensì per portare avanti questa falsa politica che è un teatrino".

09/02/2008

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