domenica 17 febbraio 2008

CORLEONE. Timbravano in ufficio e andavano a spasso. Truffa aggravata e falso per 16 dipendenti della condotta agraria

PALERMO. Avrebbero dovuto trovarsi in ufficio. E invece sono stati sorpresi a fare la spesa, a spingere i carrelli del market e sistemare i sacchetti nel bagagliaio delle auto di proprietà. La procura di Termini Imerese ha notificato l’avviso di chiusura indagini a 16 dipendenti pubblici indagati per il reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e falso. Tutti gli indagati sono impiegati a Corleone in un ufficio distaccato dell’Ispettorato provinciale all’Agricoltura e sono

accusati di assenteismo. In particolare, gli agenti del commissariato di polizia corleonese avrebbero documentato come, dopo aver firmato il registro di presenza, i dipendenti, di volta in volta, si sarebbero allontanati dall’ufficio per sbrigare faccende private: chi tornava a casa, chi andava al supermercato per fare la spesa. L’inchiesta risale ad un anno fa. L’ufficio monitorato è quello della «condotta agraria»: 29 impiegati in tutto. Gli agenti hanno registrato la presenza virtuale degli impiegati per i quali è scattata l’inchiesta. Gli indagati sono stati seguiti, nel mese di ottobre scorso, dalla polizia nel corso dei loro spostamenti. Gli assenteisti, dopo la firma d’ingresso, «iniziavano un lungo peregrinare mattutino al di fuori dell’ufficio», con «passaggi nei mercatini ambulanti ed esercizi di ristoro e frequenti puntate persino presso abitazioni private». In più di

una circostanza, alcuni dipendenti sono stati addirittura immortalati dai poliziotti a spingere carrelli della spesa ricolmi di prodotti alimentari all’interno di un ipermercato della zona, quando invece avrebbero dovuto trovarsi nei loro uffici.

LEONE ZINGALES

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