lunedì 24 settembre 2007

Corleone, parcheggio pubblico o area per la caserma della Guardia di Finanza?

La discussione sulle variazioni di bilancio di venerdì scorso, ha consentito di accendere i riflettori su due vicende “oscure” del comune di Corleone. La prima riguarda la previsione di spesa di 168 mila euro per la realizzazione – stando alle indicazioni dell’amministrazione comunale – di un parcheggio pubblico sul terreno di contrada S. Giovanni confiscato a prestanomi di Totò Riina (quello adiacente all’immobile assegnato alla Guardia di Finanza). Ma come sarà possibile realizzare un parcheggio pubblico su un terreno per il quale – ha scritto il prefetto di Palermo Giosuè Marino, in una lettera dello scorso 29 agosto, «il comune di Corleone ha manifestato la propria disponibilità a cedere al Comando della Guardia di Finanza»? A meno che la disponibilità del comune non venga ritirata, quel terreno potrà essere adibito solo ad area di pertinenza della Caserma della Guardia di Finanza. O no? Secondo l’assessore Stefano Gambino, un’intesa con le Fiamme Gialle è possibile raggiungerla. Bene, raggiungetela e ci si regolerà di conseguenza. Altrimenti si corre il rischio di avviare un progetto che poi sarà stoppato. D’altra parte, nell’area super congestionata di contrada S. Giovanni un bel parcheggio pubblico è davvero necessario. Ma perché non utilizzare il grande spiazzale di proprietà comunale tra il mobilificio Marsalasi e l’officina meccanica Rigoglioso? Misteri di Corleone…
La seconda vicenda riguarda i metodi di gestione della cooperativa sociale “Spazio Libero”, a cui da anni l’amministrazione ha affidato la pulizia dei locali comunali. Nelle variazioni di bilancio erano previste 28 mila euro in più per il pagamento dei salari ai soci lavoratori. Una scelta obbligata, ma con una precisazione. Pare che nella cooperativa siano stati ammessi recentemente tre nuovi soci, che prima curavano la pulizia dei locali del tribunale per conto di un’agenzia di lavoro interinale pagata dal comune. Questi lavoratori svolgevano 24 ore di servizio settimanale, che continuano a svolgere anche adesso che lavorano per conto della cooperativa. Peccato, però, che gli altri 19 soci lavoratori svolgano appena 13 ore di servizio settimanale. Una palese ingiustizia, a cui mettere fine. «Vanno bene i 28 mila euro in più alla cooperativa, ma con l’impegno che essa faccia svolgere a tutti i soci lavoratori lo stesso numero di ore di servizio», hanno sostenuto i consiglieri delle liste civile dell’ex sindaco Nicolosi, i consiglieri dei Ds e della Margherita e i consiglieri della lista civica “Liberi e Democratici”.
24 settembre 2007
NELLA FOTO: La consegna di "Villa Riina" alla Guardia di Finanza nel 2006

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