martedì 18 settembre 2007

Corleone, adesso è "emergenza legalità"

Adesso a Corleone è davvero “emergenza legalità”. Infatti, al “clientelismo trasparente” praticato dal vice-sindaco di Corleone, Pio Siragusa (Udc) nella gestione del progetto “Nelle piazze dell’indipendenza con il camper dell’indipendenza”, affidato al Centro Studi “Aurora” di Bagheria, adesso si aggiunge quello “opaco” (anzi, nero come la pece) nella gestione del progetto “Crescere giocando”. Anche questo è un progetto del Distretto Socio-Sanitario D40, di cui Corleone è comune capofila, affidato stavolta alla coop sociale “Nuova Generazione” di Trabia. Questa coop aveva pubblicato un bando, affisso all’albo per soli 6 giorni, con cui indiceva una selezione per 25 operatori, informandone però solo “gli amici”. Le proteste della Camera del lavoro di Corleone avevano portato ad una proroga dei tempi per la presentazione delle domande, ma la selezione è avvenuta senza nessun criterio prefissato, con metodi assolutamente discrezionali. Non a caso già fioccano le proteste e le denuncie da parte di candidati, che si ritengono esclusi ingiustamente. Una addirittura ci ha scritto, sottolineando che nel bando si parlava di un’unica selezione per n. 25 operatori, mentre poi sono state redatte sette graduatorie, una per ciascuno dei sette comuni del distretto. «Con l’incredibile risultato – denuncia – che in qualche graduatoria un candidato con 16 punti non viene utilmente selezionato, mentre in altre graduatorie vengono utilmente selezionati candidati con 15 o 14 punti…».
La Cgil di Corleone, a cui si sono rivolti alcuni dei candidati, ha chiesto alla coop “Nuova Generazione” l’accesso agli atti, ai sensi della legge sulla trasparenza, ma si è sentito rispondere: non possiamo, ce lo vieta la legge sulla privacy! E poi, non siamo un ente pubblico!
Una “bella” risposta, che lascia trasparire tutto l’imbarazzo dei vertici della coop, che forse non sospettavano che sul loro operato si sarebbero accesi i riflettori. Gestiscono un progetto finanziato interamente con fondi pubblici, ma pretendono di comportarsi da “padroni delle ferriere”! «Abbiamo obiettato – sostengono alla Cgil – che invocare la privacy appare specioso, perché significa calpestare la legge sulla trasparenza, che da diritto agli interessati ad una selezione (o ai loro rappresentanti) di conoscere le procedure utilizzate dall’ente gestore». «Nuova Generazione non è un ente pubblico, ma gestisce un servizio pubblico, per cui ha l’obbligo di adottare procedure da evidenza pubblica. E poi, se non ha nulla da nascondere, perché vuole nascondere le carte?», sottolineano alla Cgil.
Anche dietro questa cooperativa si nota la “longa manus” di quel campione della trasparenza che risponde al nome di Pio Siragusa, vice-sindaco di Corleone e assessore alla solidarietà sociale. E’ lui che tira le fila di tutte queste “brillanti” operazioni, che conciliano il cittadino con la pubblica amministrazione…
19 settembre 2007

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