Il cartoncino anti-divieti anche a Sgarbi e alla signora Alfano. Coniugi e parenti dei dirigenti comunali nell´elenco dei 1.060 permessi rilasciati dall´ufficio traffico
Vittorio Sgarbi che viaggia contromano in via Roma, magari tallonato dalla moglie del Guardasigilli Angelino Alfano. Tutto è possibile nelle corsie preferenziali di Palermo, grazie al pass dell´ufficio Traffico rilasciato a volti noti, ma soprattutto a parenti e amici di politici e amministratori. Ha un permesso il critico d´arte e sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. E ne ha uno anche Tiziana Miceli, avvocato, ma soprattutto moglie dell´ex coordinatore regionale di Forza Italia, oggi ministro della Giustizia, Angelino Alfano. La signora Alfano, che ha ottenuto il permesso quando il marito non ricopriva ancora l´incarico di governo, è l´unico dei 1.332 legali con studio in città, ad esserne in possesso. Angelo Cuva, infatti, anche lui avvocato, ha ottenuto il lasciapassare nelle vesti di ex presidente dell´Autorithy per i servizi pubblici. Una circostanza, quella che un solo avvocato abbia ottenuto lo speciale cartoncino, che ha indispettito non poco i colleghi di lavoro che hanno letto il nome della Miceli nell´elenco pubblicato da "Repubblica". Sgarbi, invece, che a Palermo verrà di rado essendo sindaco di Salemi, ha ottenuto il salvacondotto quando era commissario del sito archeologico di Piazza Armerina, su richiesta dell´assessorato regionale ai Beni culturali. Tiziana Miceli non è l´unica moglie di. Ma è la sola che un pass lo ha chiesto a nome suo. La parentopoli, infatti, è anche in corsia preferenziale. Dietro i nomi di dipendenti e politici presenti nell´elenco del Traffico, si nascondono mogli e amici. Massimo Collesano, funzionario del Comune ma di fatto a capo dell´ex ufficio Grandi Eventi, ha chiesto e ottenuto ben otto pass tutti a suo nome. E di certo non per ragioni di "servizio". Uno è andato a finire sul cruscotto della sua compagna Mattea Machì, lsu nello stesso ufficio di Collesano, che è proprietaria di una Citroen. E due permessi a nome di Collesano sono finiti pure sulle automobili di due non più giovani automobilisti. Uno a un settantatreenne che possiede una Ford 1.300. Un altro invece a una signora, nata nel 1925, che possiede una Bmw 1900 di cilindrata.
Un permesso per la moglie lo ha chiesto e ottenuto anche Domenico Musacchia, dirigente del settore Verde. Degli otto permessi tutti a nome suo, uno è intestato all´auto, una Fiat Marea, di proprietà della moglie Ada Ruffini. E Sandro Oliveri? Il consigliere comunale re dei pass ne ha richiesti e ottenuti ben tre. Uno, in bianco, da poter cioè utilizzare su qualunque automobile, gli spetta come inquilino di Sala delle Lapidi. Due, invece, li ha richiesti quando era presidente di commissione consiliare. Uno di questi pass è relativo a una Suzuki del 2000 che appartiene a lui. Un altro, invece, è stato richiesto per il suo collaboratore personale Piero Caramanna. «Ne ho chiesti due in più perché ero presidente di commissione e ho rinunciato a un´auto di servizio - dice Oliveri - un tagliando l´ho chiesto per la mia seconda macchina perché pur avendo un pass in bianco, quando usavo l´auto che di solito tengo in garage dimenticavo di prenderlo. L´altro, invece, l´ho chiesto per il mio collaboratore, che per raggiungere la sede della commissione, in via Libertà, aveva sempre problemi di parcheggio e aveva anche beccato due multe». I pass sono un affare di famiglia anche in casa Basile: il padre, Rosario, e il figlio, Filippo, hanno entrambi un tagliando in quanto proprietari della Ksm, unica società di metronotte a comparire nell´elenco dei privilegiati del traffico. Un big dei permessi è anche Mimmo di Carlo, esponente dell´Udc, che ha ottenuto tre lasciapassare senza avere nessun incarico pubblico. Un tagliando autorizza il transito nelle corsie preferenziali di un auto dello Scudocrociato. Un altro, invece, è proprio per la sua Daimler Chrysler. L´ultimo, infine, è per l´amico e collega di lavoro nella segreteria dell´Udc, Antonino Bari di Bagheria. Nell´elenco dei privilegiati delle strade, quindi, non sono pochi i parenti e amici che si nascondono sotto mentite spoglie. La lista, infatti, era riservata. Ed è stato necessario un atto ispettivo del capogruppo del Pd Davide Faraone per poter ottenere l´elenco completo di tutti i possessori del lasciapassare. Renato Di Matteo, neo-dirigente del Traffico, assicura che le regole cambieranno. Uno dei suoi primi atti formali, in attesa di varare la stretta sul rilascio della autorizzazione, sarà quello di incontrare i vigili urbani per studiare con loro un metodo sia per stanare chi espone tagliandi finti che per avviare una seria campagna di controlli. I vigili chiedono una banca dati dei possessori dei pass per le corsie preferenziali così da poter individuare chi circola con un permesso che è intestato a un altro.
(La Repubblica-Palermo, 09 gennaio 2009)
Un permesso per la moglie lo ha chiesto e ottenuto anche Domenico Musacchia, dirigente del settore Verde. Degli otto permessi tutti a nome suo, uno è intestato all´auto, una Fiat Marea, di proprietà della moglie Ada Ruffini. E Sandro Oliveri? Il consigliere comunale re dei pass ne ha richiesti e ottenuti ben tre. Uno, in bianco, da poter cioè utilizzare su qualunque automobile, gli spetta come inquilino di Sala delle Lapidi. Due, invece, li ha richiesti quando era presidente di commissione consiliare. Uno di questi pass è relativo a una Suzuki del 2000 che appartiene a lui. Un altro, invece, è stato richiesto per il suo collaboratore personale Piero Caramanna. «Ne ho chiesti due in più perché ero presidente di commissione e ho rinunciato a un´auto di servizio - dice Oliveri - un tagliando l´ho chiesto per la mia seconda macchina perché pur avendo un pass in bianco, quando usavo l´auto che di solito tengo in garage dimenticavo di prenderlo. L´altro, invece, l´ho chiesto per il mio collaboratore, che per raggiungere la sede della commissione, in via Libertà, aveva sempre problemi di parcheggio e aveva anche beccato due multe». I pass sono un affare di famiglia anche in casa Basile: il padre, Rosario, e il figlio, Filippo, hanno entrambi un tagliando in quanto proprietari della Ksm, unica società di metronotte a comparire nell´elenco dei privilegiati del traffico. Un big dei permessi è anche Mimmo di Carlo, esponente dell´Udc, che ha ottenuto tre lasciapassare senza avere nessun incarico pubblico. Un tagliando autorizza il transito nelle corsie preferenziali di un auto dello Scudocrociato. Un altro, invece, è proprio per la sua Daimler Chrysler. L´ultimo, infine, è per l´amico e collega di lavoro nella segreteria dell´Udc, Antonino Bari di Bagheria. Nell´elenco dei privilegiati delle strade, quindi, non sono pochi i parenti e amici che si nascondono sotto mentite spoglie. La lista, infatti, era riservata. Ed è stato necessario un atto ispettivo del capogruppo del Pd Davide Faraone per poter ottenere l´elenco completo di tutti i possessori del lasciapassare. Renato Di Matteo, neo-dirigente del Traffico, assicura che le regole cambieranno. Uno dei suoi primi atti formali, in attesa di varare la stretta sul rilascio della autorizzazione, sarà quello di incontrare i vigili urbani per studiare con loro un metodo sia per stanare chi espone tagliandi finti che per avviare una seria campagna di controlli. I vigili chiedono una banca dati dei possessori dei pass per le corsie preferenziali così da poter individuare chi circola con un permesso che è intestato a un altro.
(La Repubblica-Palermo, 09 gennaio 2009)
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