venerdì 23 gennaio 2009

Immigrazione, mozione del PD all’ARS: La Regione accolga gli immigrati e sostenga i Comuni nell'emergenza

Il gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana ha presentato una mozione con la quale si chiede l’impegno del presidente della Regione per “intervenire presso il presedente del Consiglio ed il ministro dell’Interno perché adottino con urgenza provvedimenti che consentano l’adeguata e dignitosa accoglienza di tutti coloro che sbarcano sull’isola di Lampedusa, ed il loro tempestivo trasferimento in altre strutture”. Con la mozione, presentata da Giuseppe Lupo e sostenuta dal presidente del gruppo Antonello Cracolici e dagli altri deputati regionali del PD, si chiede inoltre di “scongiurare la ventilata realizzazione di un nuovo centro per l’identificazione e l’espulsione degli immigrati presso i locali dell’ex base navale Loran”, di “esprimere la più netta contrarietà nei confronti dell’operato del ministro dell’Interno rispetto alle politiche discriminatorie fin qui adottate nei confronti di coloro che arrivano nella nostra regione, ribadendo con forza la vocazione all’accoglienza e all’integrazione culturale da sempre espressa dal popolo siciliano” e di “attivare interventi in favore dei Comuni di Lampedusa, di Pozzallo e delle altre comunità locali interessate al fine di eliminare le condizioni di disagio che tali comunità vivono in riferimento alla gestione del fenomeno migratorio”.

Fra i diversi punti della mozione del PD all’Ars, vi è inoltre la richiesta di un dibattito d’aula urgente al Parlamento regionale; l’adozione di una normativa regionale sull’immigrazione e sulla cooperazione decentrata allo sviluppo finalizzata all’accoglienza ed all’integrazione nel tessuto sociale e produttivo degli immigrati, nonché allo sviluppo dei loro paesi di provenienza; un piano di accoglienza dei migranti in connessione con le attività degli enti locali e delle associazioni della società civile; l’affidamento ad un Osservatorio regionale – costituito, in aggiunta ai rappresentanti del governo regionale e dell’Assemblea regionale siciliana, anche da rappresentanti dell’Anci, della Protezione Civile, delle Forze dell’ordine, delle organizzazioni di volontariato, delle organizzazioni sindacali – del compito di individuare le misure immediate di intervento per fronteggiare il fenomeno migratorio in Sicilia.

IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE

L’Assemblea regionale siciliana
Premesso che:
§ Notizie sempre più allarmanti giungono dall’isola di Lampedusa dove continuano a susseguirsi sbarchi di migranti provenienti dall’Africa;
§ La situazione del CTP dell’isola è ormai al collasso, 1900 persone stipate all’interno contro una capienza media di 800;
§ In tali condizioni, non è possibile garantire condizioni igienico-sanitarie minime né un riparo per tutti i presenti;
§ All’interno del centro, sono detenuti un centinaio di minori costretti a convivere con la sporcizia e la spazzatura, fognature intasate e servizi igienici insufficienti;
§ Le condizioni di vita per gli immigrati sono, pertanto, degradanti e disumane;
§ Il Consiglio comunale di Lampedusa ha all’unanimità approvato un ordine del giorno col quale si proclama lo stato di agitazione contro la decisione del Governo nazionale di costruire sull’isola un nuovo centro per l’identificazione e l’espulsione degli immigrati;
Considerato che:
§ Tale stato di cose è la diretta conseguenza della politica del Governo nazionale e del Ministro dell’Interno Maroni in tema di immigrazione che rappresenta un grave passo indietro che allontana l’Italia dal progresso civile;
§ La scelta di non consentire il trasferimento presso altri centri di tutti gli immigrati arrivati a Lampedusa per un più celere, ma improbabile, rimpatrio sta generando nell’isola una vera e propria emergenza umanitaria;
§ Il centro di permanenza temporanea di Lampedusa si sta trasformando sempre più in un luogo di detenzione nel quale vengono calpestati i più elementari diritti umani all’interno di una politica che appare sempre più discriminatoria e criminalizzante nei confronti dei migranti;
§ A pagare pesanti conseguenze sono anche il territorio e gli abitanti di Lampedusa, costretti a fronteggiare un’emergenza continua rispetto alla quale si registra soltanto una sostanziale inerzia;
§ Ciò si inserisce nel vuoto della legislazione siciliana sull’immigrazione e sul tema della cooperazione allo sviluppo e dell’integrazione;
Premesso, inoltre, che:
§ Da anni, la Sicilia è meta privilegiata per i migranti provenienti dall’Africa, e tale flusso, lungi dal diminuire, è cresciuto in modo esponenziale: nelle prime due settimane del 2009 le persone arrivate in Italia via mare sono 1.500;
§ La causa di tali flussi è da ricercare nell’enorme povertà di tanti paesi dell’Africa maghrebina e sub-sahariana, che genera masse di disoccupati e disperati la cui unica speranza per la sopravvivenza diventa quella dell’emigrazione. A ciò si aggiungano anche l’assenza di garanzie democratiche in quei Paesi e la presenza, in diverse realtà, di conflitti etnici ormai endemici;
§ La stragrande maggioranza dei migranti che intendono raggiungere il nostro territorio è costretta a pagare a caro prezzo le organizzazioni criminali, gli sfruttatori e i trafficanti di esseri umani per intraprendere viaggi che si concludono non di rado con la morte;
§ L’effetto più grave è, infatti, rappresentato dalle tragedie del mare e dall’enorme numero di naufragi verificatisi nel Mediterraneo e nel Canale di Sicilia in particolare: secondo “Fortress Europe” sarebbero almeno 1.502 i migranti morti alle frontiere dell’Unione Europea nel 2008. In Sicilia le vittime sono passate dalle 556 del 2007 alle 642 del 2008;
Ritenuto che:
§ La vigente normativa italiana, via via inasprita negli ultimi mesi, si connota sempre più per una tendenza discriminatoria nei confronti del fenomeno dell’immigrazione che renderà sempre più difficile il percorso di integrazione degli stranieri extracomunitari;
§ Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg ha di recente dichiarato che la normativa attualmente in discussione in Italia è a sfondo discriminatorio e non garantisce il rispetto dei diritti umani;
§ In particolare, desta preoccupazione la proposta di rimpatriare direttamente tutti coloro che arrivano sul territorio italiano, senza consentire a coloro che ne hanno il diritto, di chiedere asilo politico, col rischio di essere rispediti in Paesi dove non si ha alcuna garanzia circa il rispetto dei più elementari diritti umani;
§ La carenza di validi accordi con i Paesi di provenienza vanificherà di fatto la possibilità di rimpatri nei tempi brevi che sono stati annunciati; la sicura identificazione dei migranti risulta, infatti, alquanto problematica;
§ il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha condiviso e difeso la proposta della Lega Nord di introdurre una ulteriore tassa per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno ed una fideiussione sull'apertura di una partita IVA a carico degli immigrati in Italia;
§ tali proposte sono state fortemente criticate dalle forze politiche di opposizione ma anche da esponenti della maggioranza di governo, oltre che dalle associazioni sindacali e dai responsabili della CEI per i diritti degli immigrati;
§ sulla stessa scia si inseriscono le norme che rendono ancora più gravose le procedure per i ricongiungimenti familiari, che hanno finora funzionato come valido traino per una migliore integrazione;
Considerato, infine, che:
§ servirebbero piuttosto politiche di integrazione dei cittadini immigrati che, con impegno e con notevoli sforzi, cercano di integrarsi in Italia;
§ il Movimento per l’Autonomia, di cui il Presidente della Regione siciliana è il massimo esponente nazionale, fa parte della maggioranza che sostiene il governo Berlusconi-Bossi.

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

- a riferire con urgenza all’Assemblea regionale siciliana circa la grave situazione che si è determinata a Lampedusa dopo gli sbarchi degli ultimi giorni;
- ad intervenire presso il Presedente del Consiglio ed il Ministro dell’Interno perché adottino con urgenza provvedimenti che consentano l’adeguata e dignitosa accoglienza di tutti coloro che sbarcano sull’isola ed il loro tempestivo trasferimento in altre strutture;
- ad intervenire presso il Presedente del Consiglio ed il Ministro dell’Interno al fine di scongiurare la ventilata realizzazione di un nuovo centro per l’identificazione e l’espulsione degli immigrati presso i locali dell’ex base navale Loran;
- ad esprimere la più netta contrarietà nei confronti dell’operato del Ministro dell’Interno rispetto alle politiche discriminatorie fin qui adottate nei confronti di coloro che arrivano nella nostra regione, ribadendo con forza la vocazione all’accoglienza e all’integrazione culturale da sempre espressa dal popolo siciliano;
- a chiedere al Parlamento nazionale l’approvazione di una normativa che favorisca gli ingressi legali nel nostro territorio e che disciplini, in conformità all’art. 10 della Costituzione, il diritto di asilo;
- ad attivarsi per l’adozione di una normativa regionale sull’immigrazione e sulla cooperazione decentrata allo sviluppo finalizzata all’accoglienza ed all’integrazione nel tessuto sociale e produttivo degli immigrati, nonché allo sviluppo dei loro paesi di provenienza;
- a predisporre un piano di accoglienza dei migranti in connessione con le attività degli enti locali e delle associazioni della società civile;
- a realizzare una serie di interventi a favore dei Comuni di Lampedusa, di Pozzallo e delle altre comunità locali interessate al fine di eliminare le condizioni di disagio che tali comunità vivono in riferimento alla gestione del fenomeno migratorio;
- ad affidare ad un Osservatorio regionale – costituito, in aggiunta ai rappresentanti del governo regionale e dell’Assemblea regionale siciliana, anche da rappresentanti dell’Anci, della Protezione Civile, delle Forze dell’ordine, delle organizzazioni di volontariato, delle organizzazioni sindacali – il compito di individuare le misure immediate di intervento per fronteggiare il fenomeno migratorio in Sicilia.
(23 gennaio 2009)

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