lunedì 1 ottobre 2007

Corleone, campi di lavoro. I volontari toscani incontrano Dino Paternostro e Peter Gomez

Oggi finalmente siamo riusciti ad andare a lavorare nei campi, il tempo lo ha concesso. Come al solito dopo essersi alzati all’alba ed aver fatto una buona colazione, insieme ai ragazzi della cooperativa ci siamo diretti verso Pietralunga, per cominciare finalmente la raccolta dei pomodori.
Arrivati a destinazione c’è stato indicato il campo sul quale dovevano lavorare e tutti quanti ci siamo messi subito all’opera.
Il terreno era fangoso inizialmente, quindi era un po’ difficile muoversi, però il cielo sereno e un bel sole hanno permesso che si asciugasse già a metà mattinata.
La raccolta non si è rivelata una passeggiata di salute; la terra è bassa e il sole dopo un po’ cominciava a bruciare, tant’è vero che alcuni di noi si sono scottati un po’, però è stato bello e soddisfacente arrivare in fondo alla mattinata e vedere i frutti della propria fatica: Più di 80 casse.
Adesso anche noi facciamo parte di quei ragazzi toscani volontari nelle terre confiscate alla mafia, di cui parla l’etichetta della passata di pomodoro di LiberaTerra.
Per caricare tutte le casse sul camion siamo arrivati a casa verso le 14.00, la fame incombeva, ma i ragazzi che cucinavano a casa sono stati bravissimi e ci hanno preparato un ottimo pranzetto.
Nel pomeriggio molti hanno approfittato per un meritato pisolino, alternato ai turni della doccia, verso le 18.00 ci ha raggiunto la stampa per una foto di gruppo, ma ci ha trovati dimezzati, perché molti erano a letto e altri in giro.
C’è stato nella giornata un piccolo episodio piuttosto sconcertante, tre volontari passeggiando in paese, si son sentiti dire mentre passavano di fronte a tre soggetti: “Viva la Mafia”, l’episodio si commenta da solo.
Verso le 18.30 ci siamo recati al centro multimediale di Corleone per l’incontro della giornata, ad accompagnarci è stata Miriam, che lavora a Palermo attraverso il Servizio Civile con la Cooperativa Lavoro e non solo.
Al centro multimediale ci aspettava Calogero, Dino Paternostro e Peter Gomez, giornalista dell’Espresso. La chiacchierata si è incentrata soprattutto sull’informazione, naturalmente, ma abbiamo parlato molto anche della situazione politica e del reciproco appoggio che ha con la mafia, della deficienza mediatica, abbiamo discusso dell’incapacità dei telegiornali di fornire al cittadino un’informazione vera, perché sia Mediaset che la Rai, hanno su di loro un grosso peso politico e invece di creare un sistema di vigilanza e controllo della politica, come sarebbe normale, sono loro ad essere controllate dalla politica.
Non c’è sfuggito il fenomeno Grillo e l’eccessiva tv spazzatura che propone falsi miti.
Dopo l’intensa chiacchierata siamo tornati a Casa Provenzano per mangiare, dopo cena i ragazzi dell’Arci di Corleone avevano preparato per noi la proiezioni di due video documentari, uno più attuale sul movimento pacifico che arrivò in Sicilia in seguito alla decisione di creare sull’isola, che è un ponte strategico, due aereoporti militari, uno di questi aereoporti, grazie al movimento pacifista non è più un aeroporto militare, ma un aeroporto civile che si propone come punto strategico di pace e cultura.
Il secondo video documentario era un po’ più datato e descriveva una Corleone ai tempi delle sparatorie, con testimonianze molto interessanti.
Dopo la visone e una riflessione sui video, la stanchezza si faceva sentire, così siamo andati a letto.
28/092007

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