giovedì 10 luglio 2008

Accordo Unipol Banca e Unifidi Sicilia: nasce un fondo da cinque milioni per sostenere le coop che gestiscono beni confiscati alla mafia

Un fondo da cinque milioni di euro per le cooperative che gestiscono patrimoni confiscati alla mafia. L’iniziativa è frutto dell’accordo fra Unipol Banca e Unifidi Sicilia, che con il sostengo di CNA Sicilia e Legacoop Sicilia intendono agevolare in questo modo le iniziative imprenditoriali impegnate a riportare nella legalità i beni confiscati. Le coop che gestiscono patrimoni sottratti alla mafia, infatti, spesso non sono nelle condizioni di fornire le garanzie necessarie ad ottenere prestiti dalle banche.
Di questa iniziativa si è discusso oggi a Palermo ad un convegno dal titolo “Il credito alle cooperative e i finanziamenti per le coop che gestiscono i patrimoni confiscati”.
“Abbiamo pensato ad una base di investimento di cinque milioni di euro – ha detto il presidente Unipol Pierluigi Stefanini, oggi a Palermo – per dar vita ad una strada concreta e tangibile per far crescere in Sicilia un mercato libero e pulito. E’ importante sostenere cooperative di giovani, specie se impegnate nella ‘conversione’ di beni che prima erano della criminalità”.
“L’esigenza di far nascere questo fondo – ha aggiunto Mario Filippello, segretario CNA Sicilia – nasce dal fatto che le coop non possono fornire le necessarie garanzie quando chiedono aiuto alle banche perché non sono proprietarie dei beni, che hanno solo in affidamento e che rimangono di proprietà dello Stato”.
Unifidi Imprese Sicilia, il consorzio di garanzia fidi creato dalla CNA che raccoglie circa 8.500 imprese nella nostra regione, servirà dunque da ‘collettore’ fra le imprese e gli istituti bancari convenzionati (Unipol Banca e Banca Etica) per fornire le garanzie necessarie per l’accesso al credito. L’ammontare massimo di garanzia concessa sarà pari all’80% del finanziamento erogato.
"I consorzi di garanzia fidi hanno un ruolo sempre più incisivo nella vita di un’impresa – ha detto Giancarlo Scollo, direttore Unifidi Sicilia – perché le richieste di garanzia da parte degli istituti sono in costante aumento”.
Per Emanuele Sanfilippo, presidente Legacoop Sicilia, “questa iniziativa è un modo concreto per permettere alle coop che gestiscono beni confiscati di competere a tutti gli effetti sul mercato”.
Al convegno hanno partecipato, fra gli altri, Giuseppe Montalbano, presidente CNA Sicilia, Gianluca Faraone, presidente cooperativa Placido Rizzotto, Benedetto Mineo, direttore dipartimento credito e finanza Regione siciliana
Palermo, mercoledì 9 luglio 2008

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