Siamo dei ragazzi del gruppo Scout Agesci Bagheria 1°; volendo intraprendere un percorso sulla legalità abbiamo deciso di trascorrere alcuni giorni con l’associazione “ LAVORO E NON SOLO” che ha sede a Corleone. Arrivati sul luogo siamo stati accolti da due responsabili dell’associazione, Franco e Salvatore Ferrara che sono stati molto disponibili, ci hanno spiegato le origini dell’organizzazione e il lavoro che giornalmente svolgono. Loro non sono però soli,al loro fianco lottano altri soci come Totò La Mantia, Gino Madonia, Cangemi Bernardo, Maniscalco Mario e Calogero Parisi che rappresenta il presidente dell’associazione. Ci siamo subito interessati e informati sul da farsi. La mattina successiva dopo la sveglia, avvenuta intorno alle 6.00, siamo andati in un vigneto di 10 ettari e ci siamo adoperati per la sistemazione dei fili che servono a sostenere la viti nella loro crescita; successivamente Salvatore e Francesco ci hanno accompagnato a vedere la gara nazionale di Rally “Conca D’Oro”. Dopo aver fatto un giro panoramico della zona corleonese inerente alla cooperativa, ci siamo recati in una fabbrica che confeziona legumi, abbiamo visto i macchinari e riempito i sacchi di lenticchie e ceci che nel pomeriggio abbiamo smistato in sacchi più piccoli dopo averle pesate (ogni sacco doveva essere pari a 400 gr). Finito il lavoro le abbiamo risposte negli appositi scaffali per la successiva vendita. Nonostante la giornata parecchio impegnata abbiamo subito trovato il modo di riempire gli spazi vuoti accogliendo con grande interesse il Segretario della camera del lavoro di Corleone, Dino Paternostro, che è stato subito pronto a chiarire i nostri dubbi riguardo la funzione dei beni confiscati e delle varie associazioni, facendo un excursus su quella che è stata l’evoluzione della mafia siciliana e sull’operato attivo dell’ attuale anti-mafia. All’incontro ha partecipato Franco Ferrara, esponendoci il suo pensiero attraverso le sensazioni che prova recandosi giornalmente nei terreni che gli sono affidati. Ha manifestato il suo conflitto interiore fra consapevolezza, convinzione di compiere il proprio dovere, e la paura di affrontare qualcosa che risulta essere di gran lunga più grande di lui. Ammirazione e meraviglia è comparsa nei nostri volti quando lui stesso ha raccontato un esperienza personale che lo ha portato ad avere una paura ancora viva e presente… e pensare che siamo nel terzo millennio!! Le attività che ci sono state proposte sono state molto formative, e tutti ci siamo adoperati affinchè venissero svolte nel migliore dei modi.
Siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto e ringraziamo soprattutto i responsabili per averci dato questa splendida opportunità.
Il Gruppo Scout di Bagheria
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