martedì 20 gennaio 2009

Obama è Presidente, il mondo cambia pagina

Il presidente Barack Obama ha teso la mano al mondo islamico non radicale nel discorso dell'insediamento. Rivolgendosi a «quei leader islamici nel mondo che cercano di seminare zizzania o che danno all'Occidente la colpa dei mali delle loro societa», Obama ha detto che «tenderemo loro la mano se sono disposti ad aprire il pugno». Mano tesa contro ai leader ma linea dura contro i terroristi. "Il nostro spirito è più forte e non può essere vinto" ha detto Obama. E ha aggiunto: "Vi batteremo"Le sfide che l’America ha davanti sono "reali, sono gravi e sono molte" ha proseguito Obama. "Non le supereremo facilmente o in un breve arco di tempo. Ma sappi questo, America, le supereremo". Obama ha detto che la sua elezione significa che l'America ha preferito "la speranza alla paura, l'unità di obiettivi al conflitto e alla discordia". Barack Obama ha ringraziato poi George W. Bush «per aver servito il Paese». "L'America è pronta a tornare essere una guida" ha aggiunto Obama, che nel suo discorso ha ribadito che gli Stati Uniti saranno sempre al fianco di chi lotta per la libertà. "Si sappia" ha detto, "che l'America è amica di ogni paese e ogni uomo, donna o bambino che sia alla ricerca di un futuro di pace e dignità e che siamo di nuovo pronti a fare da guida»"Il presidente ha invocato un uso "prudente" della forza "che deve sempre essere preceduta da "una giusta causa, dalla forza del nostro esempio e dalle tempranti qualità di umiltà e moderazione". Poi parlando dell'Iraq Obama ha anche detto che gli Stati Uniti inizieranno "un ritiro responsabile. Possiamo far fronte alle nuove sfide che chiedono uno sforzo ancora più grande, oltre che una maggiore cooperazione e comprensione tra le nazioni" ha detto, "cominceremo responsabilmente a lasciare l'Iraq al suo popolo e a forgiare una pace conquistata a duro prezzo in Afghanistan. Lavoreremo senza senza tregua con vecchi alleati ed ex nemici per ridurre la minaccia nucleare". Queste le sue parole nel momento del giuramento davanti a due milioni di persone: "Io, Barack Hussein Obama, giuro solennemente che eserciterò lealmente l'incarico di presidente degli Stati Uniti ed eserciterò le mie capacità al massimo per preservare, proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti": Prima di arrivare a Capitol Hill il neo presidente si è intrattenuto con il predecessore George Bush . Bush e Obama hanno salutato dal portico della Casa Bianca la folla che gridava oltre la cancellata della residenza presidenziale. Poi sono saliti insieme sulla limousine presidenziale che li ha condotti proprio a Capitol Hill, lungo Pennsylvania Avenue. Obama percorrerà ora lo stesso tragitto, da presidente, in senso opposto. Centinaia di migliaia di persone hanno preso posto lungo Pennsylvania Avenue, salutando il passaggio del corteo presidenziale. Intanto il Papa il Papa «prega» perchè Obama promuova«comprensione, cooperazione e pace tra le nazioni». Lo afferma un telegramma di Benedetto XVI al neopresidente.
L’Unità, 20 gennaio 2009

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