domenica 4 gennaio 2009

E se anche le nostre scuole cominciassero a dare una mano per combattere il "Pizzo"?

L'esempio dell'Istituto madonita si potrebbe estendere alle nostre Scuole. Ma anche ai Comuni, all'Ospedale, al Distretto e agli Enti Pubblici...
È davvero una bella notizia quella che ci arriva dalle Madonie. L'Istituto Superiore «Pietro Domina» (comprende il Magistrale di Petralia Sottana, l'Agraria di Castellana Sicula, l'Industriale di Petralia Soprana e il Geometra di Polizzi Generosa) ha voluto chiudere le porte alle aziende che pagano il pizzo. Il dirigente scolastico Pietro Attinasi, infatti, applicando la circolare del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, ha voluto promuovere la proposta del comitato “Addiopizzo” per una «economia etica» nell'ambito delle scuole. E, con una lettera inviata a tutte le imprese iscritte nell'albo fornitori dell'istituto superiore, ha invitato tutte le aziende a dichiarare solennemente di non soggiacere al pagamento del pizzo e di denunciare qualsiasi tentativo di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale. Chi non accetterà queste condizioni o le violerà verrà escluso dall'elenco dei fornitori e non potrà ricevere ordini o incarichi da parte della scuola.E se anche le scuole di ogni ordine e grado della zona del Corleonese seguissero l’esempio dell’Istituto «Pietro Domina»? Sarebbe un segnale importante, specie perché verrebbe da un territorio “evocativo” come il nostro. E allora, forza! Suggeriamo ai dirigenti scolastici di riunire i propri organi collegiali, avanzare la proposta, approvarla e darle immediata applicazione. E se la stessa scelta la facessero immediatamente tutti i comuni della zona, Corleone in testa? E tutti gli altri Enti Pubblici, che hanno un proprio elenco di fornitori di fiducia (per esempio, l’Ospedale e il Distretto sanitario) Sarebbe un segnale concreto di contrasto alla mafia e di affermazione della cultura della legalità. Sindaci, consigli comunali, Direttori sanitari, forza!

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