domenica 4 gennaio 2009

Ma “chissenefrega” di un primato come questo?

di DINO PATERNOSTRO
Ancora oggi non si capisce perché l’amministrazione Iannazzo ha “fortissimamente” voluto l’approvazione del bilancio comunale proprio il 31 dicembre. Non “entro” il 31 dicembre, ma proprio quel giorno, l’ultimo giorno dell’anno, la vigilia di Capodanno. Pensa in questo modo di essere entrato nel guinnes dei primati? Di potersi spacciare per “primo della classe”? Ma “chissenefrega” di un primato come questo? Che lui sia primo di “questa” classe? Il suo è apparso più come il capriccio di un bamboccione viziato, che un obiettivo politico-amministrativo raggiunto. Il bilancio è stato approvato, ma non c’è stato nessun confronto con le forze sociali e con le forze politiche, sugli obiettivi di sviluppo da raggiungere. Il sindaco/assessore al bilancio, infatti, non ha preventivamente convocato le organizzazioni sindacali e professionali per illustrare lo schema di bilancio ed avere suggerimenti sulle scelte economico-sociali da perseguire. Ed in consiglio ha preferito scatenare la rissa con l’opposizione, pur di sfuggire al confronto di merito sulle cose da fare. Quindi, non ci è dato di sapere cosa intende fare l’amministrazione comunale dei suoi beni patrimoniali. Cioè come (e se) intendere mettere a produzioni i terreni e i fabbricati di sua proprietà. Non ci è dato di sapere se ha uno straccio di idea per mettere in funzione il caseificio, oppure intende trasformarlo in un maxi-garage per autovetture. Non ci è dato di sapere se intende utilizzare il mercato ortofrutticolo per sostenere le attività produttive dei nostri contadini, oppure per l’esposizione “del niente”, com’è avvenuto in queste sere. Non ci è dato di sapere che fine faranno i lotti dell’area artigianale di contrada “Frattina”, la cui urbanizzazione è costata milioni di euro. E come intende operare per gli alloggi popolari di contrada “S. Marco”, in parte vuoti, in parte con inquilini che non pagano la pigione, e gestiti con i peggiori metodi clientelari. E che fine ha fatto il “parco sul fiume” e i suoi lavori infiniti. E il complesso architettonico dell’ex convento di Sant’Agostino, i cui lavori sono nuovamente bloccati. Ecco cosa è costato avere soffocato il confronto con le forze politiche e sociali. Tutto sacrificato per soddisfare l’ego capriccioso e narcisista del primo cittadino… Auguri, Corleone! (d.p.)

1 commento:

Leoluca Criscione ha detto...

Caro Direttore,
é triste venire a conoscenza di questa penosissima situazione.
Ma forse é ancora piu' deludente dover prender atto dell'assoluta mancanza di proposte valide per far rinascere Corleone.
C'é una forza alternativa, preferibilmente bipartisan (modello svizzero) capace di dare indicazioni e fare proposte valide (una specia di Giunta d'ombra,che lavori al sole!) per far funzioanre quanto da te elencato?
Per crearla, ci vorrebbe un progetto lungimirante: Rilancio dell'agroalimentare (Prodotti CorleoneDOC: pasta, vino, olio) e creazione di una rete di distribuzione attraverso i Corloenesi nel mondo (vedi anche mia proposta)del 2007. Bisogna evitare di pensarci 3 mesi prima delle prossime elezioni amministrative!!!!???
Leoluca Criscione, Svizzera