Chiesto il rimborso dei conguagli 2004,2005 e 2006 e lo sgravio del canone per l’acqua inquinata da Vanadio
La Federconsumatori di Mascalucia, su delega del presidente nazionale Trifiletti e assistita dall’avv. Daniela Saitta, il 20 luglio 2007 ha citato in giudizio presso il Tribunale Civile di Catania l’Acoset, la società che distribuisce acqua nei comuni pedemontani.
In particolare la Federconsumatori (associazione di consumatori ed utenti), guidata dal dott. Lucio Traina, contesta la delibera assembleare dell’Acoset del 3 agosto 2006 con cui venivano aumentati, con effetto retroattivo, i costi di erogazione dell’acqua per gli anni 2004,2005 e 2006. Il tutto a danno dei cittadini utenti. Difatti per l’associazione dei consumatori il corrispettivo della prestazione non può essere variato dopo l’avvenuta erogazione della prestazione stessa, come è affermato dalla legislazione vigente e da recenti sentenze del Tar Campania. Dunque Acoset non poteva richiedere aumenti retroattivi. Pertanto la Federconsumatori con la citazione in giudizio ha chiesto al Giudice di dichiarare illegittimi gli aumenti dell’acqua con effetto retroattivo al 2004, 2005 e 2006, fatti pagare da Acoset agli utenti pena la sospensione del servizio.
Conseguentemente viene chiesto il diritto per gli utenti al rimborso dei conguagli 2004, 2005 e 2006 già pagati, oltre gli interessi maturati dalla data di pagamento sino all’effettivo rimborso.
Inoltre si richiede al Giudice che gli utenti del comprensorio del comune di Mascalucia, San Pietro Clarenza e quanti altri serviti dalle acque non potabili perché contenenti concentrazioni di vanadio superiori a quelli previsti per legge, abbiano diritto allo sgravio del canone per tutto il periodo di mancata utilizzazione dell’acqua a causa proprio dell’inquinamento da vanadio.
Una grande iniziativa dunque a favore degli utenti contro un colosso del settore idrico. Una iniziativa che serve ad affermare la certezza del diritto e impedire che le aziende erogatrici di servizi possano sistemare i propri bilanci ricorrendo ad aumenti retroattivi.
Il dott. Lucio Traina dichiara “ diamo appuntamento agli utenti Acoset a settembre quando organizzeremo, insieme agli amici di San Pietro Clarenza, una assemblea pubblica per spiegare dettagliatamente ai cittadini utenti le iniziative a loro favore “. Il dott. Giovanni Consoli, dirigente Federconsumatori e Consigliere Comunale a Mascalucia, raccomanda agli utenti dell’Acoset, che sono oltre 200mila nei comuni di Aci Bonaccorsi, Aci S. Antonio, Adrano, Belpasso, Camporotondo Etneo, Catania( San Giovanni Galermo ), Gravina, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna, S. Agata Li Battiati, S. Giovanni La Punta, San Gregorio, S. Maria di Licodia, San Pietro Clarenza, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde e Viagrande, di conservare attentamente le ricevute dei pagamenti dei conguagli 2004, 2005 e 2006 per poter farli valere ai fini del rimborso “.
Distinti saluti.
Dott. Lucio Traina
Federconsumatori Mascalucia
5 agosto 2007
La Federconsumatori di Mascalucia, su delega del presidente nazionale Trifiletti e assistita dall’avv. Daniela Saitta, il 20 luglio 2007 ha citato in giudizio presso il Tribunale Civile di Catania l’Acoset, la società che distribuisce acqua nei comuni pedemontani.
In particolare la Federconsumatori (associazione di consumatori ed utenti), guidata dal dott. Lucio Traina, contesta la delibera assembleare dell’Acoset del 3 agosto 2006 con cui venivano aumentati, con effetto retroattivo, i costi di erogazione dell’acqua per gli anni 2004,2005 e 2006. Il tutto a danno dei cittadini utenti. Difatti per l’associazione dei consumatori il corrispettivo della prestazione non può essere variato dopo l’avvenuta erogazione della prestazione stessa, come è affermato dalla legislazione vigente e da recenti sentenze del Tar Campania. Dunque Acoset non poteva richiedere aumenti retroattivi. Pertanto la Federconsumatori con la citazione in giudizio ha chiesto al Giudice di dichiarare illegittimi gli aumenti dell’acqua con effetto retroattivo al 2004, 2005 e 2006, fatti pagare da Acoset agli utenti pena la sospensione del servizio.
Conseguentemente viene chiesto il diritto per gli utenti al rimborso dei conguagli 2004, 2005 e 2006 già pagati, oltre gli interessi maturati dalla data di pagamento sino all’effettivo rimborso.
Inoltre si richiede al Giudice che gli utenti del comprensorio del comune di Mascalucia, San Pietro Clarenza e quanti altri serviti dalle acque non potabili perché contenenti concentrazioni di vanadio superiori a quelli previsti per legge, abbiano diritto allo sgravio del canone per tutto il periodo di mancata utilizzazione dell’acqua a causa proprio dell’inquinamento da vanadio.
Una grande iniziativa dunque a favore degli utenti contro un colosso del settore idrico. Una iniziativa che serve ad affermare la certezza del diritto e impedire che le aziende erogatrici di servizi possano sistemare i propri bilanci ricorrendo ad aumenti retroattivi.
Il dott. Lucio Traina dichiara “ diamo appuntamento agli utenti Acoset a settembre quando organizzeremo, insieme agli amici di San Pietro Clarenza, una assemblea pubblica per spiegare dettagliatamente ai cittadini utenti le iniziative a loro favore “. Il dott. Giovanni Consoli, dirigente Federconsumatori e Consigliere Comunale a Mascalucia, raccomanda agli utenti dell’Acoset, che sono oltre 200mila nei comuni di Aci Bonaccorsi, Aci S. Antonio, Adrano, Belpasso, Camporotondo Etneo, Catania( San Giovanni Galermo ), Gravina, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna, S. Agata Li Battiati, S. Giovanni La Punta, San Gregorio, S. Maria di Licodia, San Pietro Clarenza, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde e Viagrande, di conservare attentamente le ricevute dei pagamenti dei conguagli 2004, 2005 e 2006 per poter farli valere ai fini del rimborso “.
Distinti saluti.
Dott. Lucio Traina
Federconsumatori Mascalucia
5 agosto 2007
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