L’assemblea regionale del Partito Democratico siciliano, riunitasi oggi a Palermo, al termine dei lavori ha approvato un ordine del giorno: presenti 210 dei 251 delegati, il documento è stato approvato con 3 contrari e un astenuto. Di seguito il testo dell’ordine del giorno, che si chiude con l’approvazione della relazione del segretario regionale Giuseppe Lupo.
Ordine del giorno
Il Partito Democratico siciliano
Premesso che:
- la crisi dell’alleanza di centrodestra che ha sostenuto il Presidente della Regione Raffaele Lombardo ha ormai raggiunto l’epilogo e che continuare a nascondere questo dato è causa della paralisi politico-amministrativa che investe il governo della Regione;- in Sicilia dopo 20 mesi sono evidenti i segni del fallimento della coalizione di centrodestra e che la Regione non può continuare a galleggiare nel pantano di una politica che non è in grado di dare soluzioni ai gravi problemi della nostra isola;- la dichiarazione di definitivo fallimento della maggioranza di centrodestra, da parte del Presidente della Regione, è condizione essenziale per verificare la possibilità di aprire una nuova fase politica di riforme su punti essenziali che vengono vissuti con particolare drammaticità dai siciliani
Ritenuto che:
- il PD è pronto a fare la sua parte per realizzare le riforme necessarie a cambiare la Sicilia a farla uscire dalle sabbie mobili;
- il PD cercherà con ogni mezzo di contrastare la sopravvivenza dell’attuale situazione di stallo politico, che è causa di danni per la Sicilia;
Considerato che
- il Presidente della Regione ha dichiarato che il voto contrario del Pdl al DPEF è stato solo l’ultimo atto della disarticolazione e della dissoluzione della maggioranza di Governo;
Valutato che
- il mantenimento dell’attuale Giunta è politicamente in contrasto con la dichiarata dissoluzione della maggioranza di cui era espressione;
- pur riconoscendo politicamente rilevante la dichiarazione di dissoluzione della maggioranza pronunciata dal Presidente e quindi la conseguente parlamentarizzazione della crisi, sono comunque insufficienti i punti assunti quale base programmatica per il rilancio dell’azione di governo per le riforme e alcune delle soluzioni indicate per le gravi emergenze della Sicilia;
Valutata, in particolare, la necessità:
- di esprimere un giudizio fortemente negativo nei confronti delle scelte politiche antimeridionaliste del Governo nazionale a partire dalla sottrazione dei Fondi Aree Sottoutilizzate;
- di proposte di politiche economiche di contrasto della crisi economica e sociale che investe le imprese e il lavoro in tutti i settori produttivi dall’industria all’agricoltura, dai servizi all’artigianato;
- di sostenere e valorizzare la funzione centrale degli enti locali per attuare un vero federalismo e un effettivo decentramento di competenze;
- di introdurre automatismi per l’attuazione di principi di trasparenza e legalità nello svolgimento delle attività dell’amministrazione regionale;
- di riorganizzare e ridurre le società partecipate in base a principi di economicità ed efficienza;
- di dar vita a politiche per la soluzione delle principali emergenze sociali, dalla disoccupazione crescente alla diffusione della povertà e del disagio;
- di verificare e costruire le condizioni, nella distinzione delle responsabilità tra il nuovo governo, rispetto al quale escludiamo qualunque forma di partecipazione del partito, e il confronto parlamentare, evitando ogni sostegno se non per realizzare insieme le riforme in grado di affrontare le emergenze, di promuovere la crescita e la modernizzazione della Sicilia al fine di assicurare totale discontinuità rispetto agli esiti negativi prodotti e alle pratiche utilizzate dai governi che dal 2001 si sono susseguiti in Sicilia.
Per quanto sopra esposto
l’Assemblea Regionale del PD siciliano
approva la relazione del Segretario regionale
sabato 19 dicembre 2009
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