domenica 20 dicembre 2009

L’equivoco della consulta giovanile di Corleone. Ovvero, della finta democrazia del sindaco Iannazzo

Facciamo finta per un attimo che un vostro conoscente, turbato da amorosi sensi e con l’anima in subbuglio, venga da voi a chiedere un consiglio; sapendovi amico fraterno vi chiederà chi, al posto suo, scegliereste tra la bella e procace Rachele e la sofisticata ed affascinante Claretta. Cosa potreste mai fare se non, indossati i panni dell’amico, consigliarlo per il meglio pur sapendo che a lui spetta la decisione fiale? E cosa pensereste se scopriste che l’amico turbato non solo ha già scelto l’amata ma anche affisso le pubblicazioni ossia, in poche parole, già rumpìu u scaluni? Ecco, con ardita similitudine, ho provato a spiegarvi quanto è successo ieri nell’Aula, o meglio nello stanzino (già per altro rifiutato con tanto di protesta teatrale dal Messo Comunale), della Consulta Giovanile di Corleone. Il giorno precedente, quasi emozionato, il presidente Gennaro comunicava a noi sottoscritti e agli altri membri della consulta la convocazione di una seduta straordinaria per prendere visione e dare il nostro obbligatorio sebbene non vincolante parere in merito. L’emozione era giustificata trattandosi della prima volta in un anno di vita in cui alla Consulta era accordato il suo diritto e dovere fondamentale, il suo motivo d’esistere: consigliare. A causa della straordinarietà della chiamata e per via del giorno infrasettimanale molti erano costretti a declinare l’invito. Alle 19:00 eravamo solo in 5 sugli 11 aventi diritto al voto. Ma facciamo un passo indietro, come piace tanto dire a quel signore che ci mette tanta paura con le sue storie di delitti su Raitre; nel pomeriggio qualche vocina ci suggeriva di cercare la zizzania nei muri di Corleone. Cosa cercare? Cosa trovare? Ecco... il Programma Natalizio!!! Roba da non crederci: la Consulta doveva ancora “consultarsi”, doveva ancora esprimere il proprio “consiglio” ma Sindaco e Assessore hanno già provveduto a incartare la città con i manifesti che chiamano i cittadini alle iniziative, agli eventi e alle zampognate varie che gli allieteranno le feste. Con un senso di inutilità e di diffusa frustrazione fra quasi tutti i membri della consulta, ci siamo apprestati a discutere in seconda convocazione e col sesto membro ritardatario di quanto accaduto. Quattro dei sei membri presenti, Walter Bonanno, Pierfranco Digiglia, Vittoria Lanza e Carmelo Leone, si astenevano chiedendo che venisse messa a verbale una dichiarazione dai toni forti: LE MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA COMUNICAZIONE IN OGGETTO COSTITUISCONO UNA DELEGITTIMAZIONE DEL RUOLO DELLA CONSULTA. Purtroppo la legge e i regolamenti vogliono che l’intero corpo consultivo risulti favorevole anche quando la maggioranza assoluta dei presenti ha ritenuto non degno pronunciarsi nel merito, non perchè era loro intenzione rimettersi alle decisioni dell’assemblea ma per un deciso atto di protesta contro i firmatari dei manifesti, il Sindaco Iannazzo e l’Assessore Vintaloro, che con superficialità hanno inferto un duro colpo agli entusiasmi di quanti credono di poter avere un ruolo utile ai centri decisionali di Corleone. Tra l’altro, gli stessi membri che si sono legittimamente espressi in modo favorevole al Programma Natalizio, condividevano con i restanti “ribelli” il fastidio per quei manifesti, per quella che i sottoscritti definiscono, più che una “vittoria mutilata”, una sonora batosta per la Consulta Giovanile di Corleone. Ieri con la vittoria “de facto” dell’astensione ci siamo fermati dinanzi ad un bivio che ci indica due strade. La prima è quella che ci porterà a diventare un Comitato feste, l’ennesimo, del nostro paese; la seconda è quella che ci porterà, non so come e nemmeno quando, alla realizzazione delle prerogative di un Organo Consultivo, cioè a dire quello di dare Consigli, positivi o negativi, su questioni attinenti ai giovani che non siano state già prese, bollate e appese al muro dai meno giovani di Corleone. Non è un bel giorno per noi, ma non abbiamo nulla da perdere, nessuna indennità e nessun gettone di presenza. Siamo dei volontari convinti (forse illusi) di poter servire la comunità. Noi reclamiamo il nostro ruolo per non dover cessare di esistere, per non darla vinta a quelli (e dai nostri dati sono molti) che pensano che la Consulta Giovanile di Corleone non serva a un c...onsiglio!
Walter Bonanno di Corleone Dialogos
Vittorio Lanza di Oltre il Muro
Liborio gennaro e Antonino Scianni favorevoli

LE DELUSIONI CHE FANNO CRESCERE...
di Dino Paternostro

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