martedì 29 dicembre 2009

Non è vero, direttore Paternostro...

Non è vero, direttore Paternostro. Non è vero che la dirigenza abbia contestato vivacemente l´arbitro, anzi, proprio a detta dell´arbitro in presenza mia e delle forze dell´ordine, la società ha avuto un atteggiamento protettivo nei suoi confronti. Ammetto che un dirigente ha contestato focosamente le scelte del direttore di gara, ma questo credo faccia parte delle dinamiche di una partita, nel rispetto del classico gioco delle parti, il tutto però nel pieno della civiltà. Ammetto altresì che alcuni giocatori si sono spinti verso atteggiamenti esagerati, ma esclusivamente verbali e già stigmatizzati dai nostri dirigenti. L´iniziativa dell´antetempo non è una mossa per rendere "famosa" la società, è una iniziativa nata spontaneamente all´interno della dirigenza per dare un segno e un contributo forte alla nostra cittadina. Dà fastidio che si sta tentando di fare ricordare Corleone differentemente? Dà fastidio che il presidente della Lnd Sicilia chieda al presidente nazionale Tavecchio di prendere Corleone e l´antetempo come esempio per l´intero movimento sportivo nazionale? Dà fastidio che i media non parlino più di antimafia politicizzata, a certi molto cara, ma di fiori? A noi non dà fastidio, e lo ribadisco, quello che stiamo portando avanti lo facciamo solo per dare il nostro piccolo contributo alla comunità, senza manie di protagonismo. L´antetempo non è certo la risoluzione di tutti i mali, e non può avere un effetto immediato, è semplicemente l´inizio di un percorso di sensibilizzazione, difficile (ne sono esempio i piccoli incidenti accaduti il 19 dicembre scorso), ma che alla lunga porterà sicuramente i suoi frutti. Il Paladino d´Oro al Fair Play vinto qualche settimana è un premio alle intenzioni e all´avvio di questa interessante iniziativa, siamo fiduciosi che tra qualche tempo Corleone ne vincerà uno per i risultati ottenuti. Nessuna trappola quindi. Lei da che parte sta?
Cordialità.
Gabriele Gulotta

Non è vero niente, presidente Gulotta. Non è vero niente. E, come sempre, la colpa è dei giornalisti "bastardi" che travisano i fatti. Peccato che, per i fattacci (lei li chiama eufemisticamente "piccoli incidenti") del 19 dicembre, il portiere del Corleone sia stato squalificato per sei mesi (sic!) e che le prossime tre partite casalinghe la Polisportiva Corleone debba disputarle a "porte chiuse". Ma non è vero niente! Come non è vero nemmeno quel che io (e tanti altri sportivi) abbiamo visto alcune settimane fa: l'incredibile aggressione fisica da lei subita da parte di un suo influente dirigente (che è ancora al suo posto!), a suon di calci e pugni, davanti agli spogliatoi, mentre era in corso una partita. E sempre per motivi connessi alla "vivace" contestazione dei direttori di gara.
A chi da fastidio che Corleone venga conosciuta per eventi positivi? Che c'entra l'antimafia? L'ante-tempo a suon di fiori è una bella trovata. E la sosteniamo. Non possiamo sostenere i post-tempi, a suon di urla, offese e ceffoni (tra dirigenti). E, lei lo sa, stiamo da sempre dalla parte della verità, della correttezza, della giustizia e dell'onesta. Lei sta con noi, no?
Dino Paternostro

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