lunedì 12 maggio 2008

UN PO' DI STORIA. La Festa dellalbero a Prizzi

La " Festa dell'albero" è una delle più antiche cerimonie nate in ambito silvo-forestale, simbolo di come, il rispetto per l'albero, sia fonte di progresso civile, sociale ed ecologico, con risvolti economici, che coinvolgono la vita di un intero popolo.

Ai tempi dell'antica Roma gli alberi erano strutturati e classificati in olimpici,monumentali,divinizzanti,eroici,ferali e infausti,mentre i boschi invece in sacri,divinizzanti e profani.

La più grande festa silvana in epoca romana cadeva il 19 Luglio ed era " LA FESTA LUCARIA" nel corso della quale, oltre ai riti propiziatori si festeggiavano le porzioni di bosco impiantati nei mesi precedenti.

In tempi moderni invece la necessità di educare la popolazione al rispetto ed all'amore degli alberi ebbe uno sviluppo sostanziale quando nel 1872 il Governatore dello stato americano del Nebraska,Sterling Morton,dopo una serie d'inondazioni che avevano colpito il suo stato istituì un giorno dedicato ai nuovi alberi che venivano piantati "THE ARBOR DAY".

L'iniziativa ebbe eco anche in Europa e nel 1898 per iniziativa dello Statista Guido Boccelli,che ricopriva la carica di Ministro della Pubblica Istruzione fu celebrata la prima festa dell'albero in Italia.
Venne istituzionalizzata con la legge forestale del 1923 , infatti l'articolo 104 recita:"E' instituita la festa degli alberi.Essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite in accordo fra i Ministri dell'Economia Nazionale e dell'Istruzione Pubblica.

OGGI

La festa dell'albero da tempo è stata demandata alle regioni,che in maniera autonoma ne decidono la data .

Negli anni passati si è svolta sulle pendici dell'Etna nel paese di Bronte,in uno scenario a dir poco suggestivo,lì dove la terra è nera e come madre amorosa, nutre le radici degli alberi che svettano verso le bocche vulcaniche più in alto; questa è una terra aspra dove le specie vegetali,vengono distrutte, ma rinascono sempre più forti malgrado l'incedere delle lave.

Quest'anno cambia lo scenario,la festa si svolgerà VENERDI' 16 Maggio sui Monti Sicani,nel paese di Prizzi in provincia di Palermo, queste sono terre intrise di storia,dove il connubio fra società silvo- pastorale e ambiente si sposano come due amanti che stretti nel loro abbraccio diventano cosa unica ed indissolubile.

Il territorio è circondato dalle Riserve Naturali Orientate di "MONTE CARCACI",della "VALLE DEL SOSIO E MONTI DI PALAZZO ADRIANO" e di "SANTA MARIA DEL BOSCO E

MONTE GENUARDO",qui l'ecosistema bosco è caratterizzato da foreste di macchia mediterranea tipica del'entroterra siciliano,relitti delle vaste selve che un tempo coprivano quasi la totalità della superficie boschiva della Sicilia.

Questi sono i territori che anticamente furono il regno dei Sicani e degli Elimi .I primi un popolo fiero che, da quanto riportato dagli storici greci e latini, è possibile dedurre che sia comparso in Sicilia nel Neolitico (civiltà di Stentinello) e che fu una popolazione autoctona o iberica. Recenti studi medici hanno anche individuato caratteri simili tra Sicani e Berberi: in comune il particolare del colore chiaro degli occhi e dei capelli. I Sicani si stanziarono poco per volta su tutto il territorio della Sicilia chiamandola Sicania. Erano un popolo mite, dedito all'agricoltura (a loro è attribuita la scoperta del grano e la sua coltivazione, legato al mito di Cerere e della figlia Proserpina), ed alla pastorizia ma non mangiavano carne di animali, coprivano i corpi dei morti di ocra e li bruciavano su pile di legno, mentre i secondi probabilmente derivano dalla mescolanza di genti autoctone con popolazione di tipo egeo e, forse, gruppi liguri. Sembra certa la loro origine non greca e quest o spiegherebbe la perenne rivalità con Selinunte.

Queste montagne in effetti non furono mai conquistate integralmente dai romani,le cui legioni forti in campo aperto non potendo manovrare per la loro complessità negli angusti spazi di una foresta mediterranea, non riuscirono mai ad impadronirsi di questi territori che rimasero sempre zona franca non controllata dall'Impero.

Quando durante la prima e seconda guerra servile gli schiavi fuggirono dalle città sul mare, fu qui che trovarono rifugio, fra questi popoli, integrandosi nel loro tessuto sociale.

La festa dell'albero di quest'anno, diventa il momento propizio per fare il punto sulle attività divulgative che il Nostro Comandante del Corpo Forestale Regionale vuol rilanciare in grande stile.

IL PROGETTO

Ad inizio d’anno scolastico, è stato inserito nel P.O.F degli Istituti Scolastici di Prizzi denominato "IL BOSCO E' VITA".
Questo progetto integrato è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Prizzi coinvolgendo gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di Prizzi e gli alunni delle prime classi dell'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore di Lercara Friddi, sezione di Prizzi . Un impulso notevole è stato dato dalla solerte figura dell'assessore alla Pubblica Istruzione Professoressa Rosa Faragi, nella doppia veste d'insegnante e di amministratore comunale e del Sindaco Dottor Garofalo Antonino.
Il ciclo di lezioni preparatorie che avrebbero segnato il percorso educativo è stato svolto dagli Ispettori Superiori Guarino Salvatore, Francesco Scrima e dal sottoscritto Salvatore Milazzo, abilmente coordinati dal Commissario Superiore Ciro Realmonte. Per far conoscere il territorio ai giovani è stato proiettato il Documentario della Rai andato in onda nella trasmissione "Geo e Geo ", che parlava delle Riserve Naturali Orientate del comprensorio, mentre le attività d'Istituto sono state sapientemente spiegate dall'Isp.Sup:F.le Guarino Salvatore con capacità relazionali fuori dal comune, a detta del corpo docente e dei ragazzi ; come metodologia, ci si è avvalsi di proiezioni in power point appositamente create a tale scopo..

Giorno 16 Maggio è il momento della festa, mentre una sottile malinconia mi pervade l'anima al ricordo dei tanti momenti vissuti a contatto con il quel mondo pieno di freschezza giovanile che ci lascerà comunque un seme nei nostri animi induriti dal tempo che scorre.

Speriamo che nei giovani, questa esperienza, alberghi come chicco, da cui nascerà la pianta del domani, verde e colma di foglie, che fanno, dell'esistenza umana nel rispetto dell'ambiente, una vita degna di essere vissuta, all'ombra delle nostre querce che ci sorridono, sul viale che porta presto al domani.

Salvatore Milazzo
Ispettore Superiore Forestale

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