Il ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti ha inviato una lettera al presidente della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che ha ribadito l'impegno del Governo per la realizzazione dell'opera.
ROMA - "Il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria è tra le infrastrutture che rivestono carattere prioritario e la sua realizzazione ha già costituito oggetto di affidamento al contraente generale. È pertanto necessario porre in essere nei tempi più brevi tutte le condizioni per la ripresa delle attività inerenti alla costruzione del manufatto"."Nell'affermare l'impegno del Ministero concedente a fare a tal fine tutto quanto di propria competenza, si conviene in particolare sull'esigenza di un'immediata revisione della convenzione di concessione e del piano economico-finanziario in essere e si invita la Società Stretto di Messina ad avviare gli adempimenti istruttori a ciò occorrenti".È il contenuto della lettera che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha inviato a Pietro Ciucci, presidente della Società Stretto di Messina. Nella missiva, il ministro Matteoli ribadisce l'impegno in favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del Governo e del presidente del Consiglio al momento dell'insediamento del nuovo Esecutivo.Il Ponte sullo Stretto non è un'opera pubblica che al momento serve all'Italia. Proprio nel giorno in cui il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, invita a riavviare le procedure per la realizzazione dell'opera, Mario Sarcinelli, presidente di Dexia Crediop, istituto che ha come core business proprio il finanziamento delle opere pubbliche (oltre 54,4 miliardi di attività totali consolidate nel 2007) frena sul progetto."Le opere pubbliche necessarie all'Italia sono i trasporti - ha detto a margine di un convegno svoltosi a Roma - ma tra queste non c'è, certamente, il Ponte di Messina".
23/05/2008
venerdì 23 maggio 2008
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