martedì 20 maggio 2008

Meno male che c’è l’Europa

Antonio Padellaro

Il cinismo del tanto peggio tanto meglio non ci appartiene e davanti alla vergogna senza fine dei rifiuti a Napoli anche noi speriamo che il governo Berlusconi riesca a combinare qualcosa prima che la città affondi. Ogni giorno che passa colpisce tuttavia il contrasto tra i festosi proclami elettorali della destra e la dura realtà dei problemi, che purtroppo non si governano a colpi di spot. Abbiamo ancora nelle orecchie le grida leghiste sui clandestini che su due piedi sarebbero stati accompagnati alla frontiera da apposite ronde. Poi però gli statisti del carroccio hanno appreso che gli irregolari da cacciare erano qualcosa come 700mila, di cui 300mila badanti indispensabili ad altrettante famiglie (anche padane), e si sono presi una pausa di riflessione.

Per non parlare di quel sindaco di Roma che si è fatto eleggere annunciando l’immediata evacuazione di una settantina di campi nomadi e di ventimila rom facendo finta di non sapere che per distinguere gli esseri umani dai pacchi esistono oltre ad apposite leggi, una Costituzione repubblicana e le direttive di una istituzione chiamata Europa. Come ha già notato sulla Stampa Carlo Bastasin mentre a Roma un nuovo spirito di armonia modera i toni, la verifica severa dell’azione di governo si sposta a Bruxelles. Dai ritardi sulla questione Alitalia ai rifiuti non c’è priorità su cui la Commissione europea non sia intervenuta.

Ma è sulla cosiddetta politica della sicurezza che l’Europa è in forte allarme tanto da costringere il Parlamento di Strasburgo a un dibattito straordinario sulle misure “antirom” di un’Italia sospettata di xenofobia. Vedremo se il governo sarà indotto a più miti consigli. Ma se nella destra dovesse farsi largo la mai sopita insofferenza antieuropea, il Pd non potrà restare a guardare. Meno male che c’è l’Europa.

L’Unità , 20.05.08

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