mercoledì 7 maggio 2008

SIENA. L'Istituto d'arte Duccio di Buoninsegna a fianco della coop "Lavoro e non solo" per la valorizzazione artistica dei beni confiscati alla mafia

SIENA. Un protocollo d’intesa per promuovere la cultura della legalità ed attivare progetti di sostegno tecnico ed artistico alle attività legate al recupero dei beni confiscati alla mafia. E’ questo lo spirito dell’atto sottoscritto nei giorni scorsi presso l’Istituto d’arte “Duccio di Buoninsegna” di Siena dalla scuola senese insieme al Comitato provinciale Arci di Siena e alla Cooperativa sociale “Lavoro e non solo” di Palermo, che, dal febbraio del 2000, gestisce un’azienda agricola su diversi terreni confiscati alla mafia nel territorio di Corleone, Monreale, Roccamena e Canicattì. “La firma di questo protocollo – afferma Serenella Pallecchi, presidente del Comitato provinciale Arci di Siena – è il punto di partenza di un percorso di sensibilizzazione sui temi della legalità che mira a coinvolgere le scuole, e non solo. L’Istituto d’arte “Duccio di Buoninsegna” è stato individuato perché ha attivato, insieme ad altri 79 istituti scolastici toscani, un progetto biennale per introdurre un modulo sull’educazione alla legalità trasversale alle discipline scolastiche. L’iniziativa è promossa dal Ministero della pubblica istruzione, dall’Ufficio scolastico regionale per la Toscana e dalla Regione Toscana per stimolare la riflessione della popolazione giovanile sui temi della legalità, della solidarietà e della responsabilità civile”. “Il Comitato provinciale Arci di Siena – continua Pallecchi – si impegna a valorizzare la collaborazione tra l’Istituto d’arte “Duccio di Buoninsegna” e la Cooperativa “Lavoro e non Solo” in provincia di Siena, mettendo a disposizione le risorse umane, le attrezzature e tutta la logistica necessaria, compresi gli spazi ed i volontari dei circoli Arci dislocati su tutto il territorio provinciale. Accanto a questo, ci impegneremo ad organizzare, in collaborazione con l’Associazione culturale Arci Didee, nella sua galleria d’arte, aperta nuovamente da alcuni mesi nel centro storico di Siena, le esposizioni delle produzioni artistiche realizzate dai ragazzi dell’Istituto d’arte, in modo da rendere evidente ed accessibile a tutti, anche sul territorio senese, l’impegno e l’attività della scuola e della cooperativa. Quest’ultima, dal canto suo, si impegna ad organizzare le visite degli studenti in Sicilia, nei territori dove sono presenti i beni confiscati alla mafia ed assegnati alla cooperativa stessa, sviluppando percorsi di ricerca e di riflessione sul valore artistico e culturale delle comunità locali, sulla storia del movimento contadino, ecc”.
“L'Istituto d'arte ‘Duccio di Buoninsegna’ di Siena – aggiungono Fabio Mazzieri e Patrizia Peccianti, rispettivamente vicepreside e coordinatrice del progetto per la scuola senese – si impegnerà nella progettazione e nella realizzazione di pitture, sculture ed altre forme artistiche volte a migliorare esteticamente i beni confiscati alla mafia ed affidati alla cooperativa “Lavoro e non Solo” dal Consorzio Sviluppo e Legalità. Le classi coinvolte sono la IV A, la IV B e la IV C e proporranno, come prima attuazione del progetto, una linea grafica per i prodotti alimentari della cooperativa. Gli studenti realizzeranno inoltre disegni e quadri destinati ai locali della cooperativa ed una serie di piatti ad uso comune con i nomi di coloro che partecipano al progetto”.

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