Il dott. Salvatore Iacolino (ormai prossimo – si dice - a lasciare l’incarico di direttore generale dell’Ausl 6) è venuto a fare la sua parte stamattina a Corleone. Ha rivendicato il completamento dell’ospedale, il suo arredamento e le attrezzature di cui l’ha dotato. Poi ha assicurato che – sostanzialmente – l’ospedale non verrà penalizzato dai processi di ridimensionamento delle strutture sanitarie siciliane. A preoccupare è quel “sostanzialmente”, a cui ha aggiunto che “qualche posto qua e là verrà soppresso”, anche per “attivare la lungodegenza”. Come dire: ormai il processo di accorpamento con l’ospedale di Partinico è cosa da cui non si torna indietro; l’autonomia di Corleone appartiene alla storia ormai sempre più lontana; nei prossimi mesi tutte le divisioni ospedaliere diventeranno Unità Operative Semplici, alle dipendenze delle “Complesse” di Partinico; il direttore sanitario è di Partinico, il referente di Corleone anch’esso di Partinico e – come se non bastasse – il prossimo direttore del Distretto Sanitario (il dott. Colletti andrà in pensione dal 1° gennaio 2009) sarà un palermitano.
A fronte di ciò, chi non ha fatto e non fa la sua parte è la Politica (meglio, però, scriverla con la “p” minuscola), quella politica che ha nel centro-destra guidato da Nino Iannazzo la sua massima espressione. Da quella parte arrivano solo “sussurri”, riunioni semi-segrete, clandestine, accenni di orgogli feriti, risibili documenti anch’essi semi-segreti, dove si esprime “cauta preoccupazione” per le sorti dell’ospedale. Preoccupazione, ma “cauta”, altrimenti i referenti palermitani e romani s’incazzano, vero, signor sindaco? E allora non una parola sulla perdita di autonomia, sulla marginalizzazione delle professionalità sanitarie del territorio, l’importante è avere qualche posticino di operaio addetto alle pulizie. I “clientes” sono contenti e voi dormite il sonno degli… ingiusti. E, per evitare “disturbi”, non invitate le opposizioni presenti in consiglio comunale (proprio ieri sera c’era una seduta in corso), tanto basta avere dietro l’ormai “fedelissimo” presidente Mario Lanza, che rappresenta tutti, no? Tutti insieme, sindaco, assessori vecchi e nuovi (amici di Iannazzo ed ex amici di Nicolosi), presidente del consiglio, tutti abbracciati appassionatamente, contenti di avere ogni tanto una pacca sulle spalle da parte del “potente” di turno. Mentre tutt’intorno il nostro micro mondo va in malora, con i giovani che non trovano lavoro, i servizi che non funzionano, i creditori alle porte del municipio. Continuate a ballare sul Titanic…
d.p.
mercoledì 5 novembre 2008
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