Anna Finocchiaro, candidata del centrosinistra alla Regione: "Quello che è avvenuto in queste ore non è che l'epilogo naturale di una vicenda il cui unico obiettivo è la gestione del potere in Sicilia. E la rivoluzione di Miccichè si spegne con una poltrona al governo nazionale"
ROMA - "Quello che è avvenuto in queste ore non è che l'epilogo naturale di una vicenda il cui unico obiettivo è la gestione del potere in Sicilia. E da questo punto di vista la candidatura 'unitaria' di Lombardo sancisce la perfetta continuità con il precedente governo di centrodestra". Anna Finocchiaro, candidata del Pd alla presidenza della Regione siciliana, commenta così l'intesa tra Pdl e Mpa per opporle Raffaele Lombardo nella corsa alla guida della Regione.
"Si tratta - aggiunge - della conferma di una concezione del potere fatta di occupazione della pubblica amministrazione, di clientele, di inefficienze e di sprechi. Oggi tutto è uguale a ieri: Lombardo come Cuffaro. E in tutto questo la rivoluzione di Miccichè si 'spegne' con una poltrona al governo nazionale".
"Per noi non cambia nulla - conclude la presidente dei senatori del Pd - Lo sapevamo e ce lo aspettavamo: si conferma ancora più forte la necessità di un cambiamento per la nostra isola e oggi sono ancora più convinta che accanto a noi ci saranno le risorse più sane, le forze più oneste, i talenti più brillanti, le donne e i giovani della Sicilia".
lunedì 25 febbraio 2008
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