lunedì 25 maggio 2009

Sicilia, il Presidente Lombardo azzera la giunta. "Via tutti, programma da riscrivere"

L'annuncio del presidente della Regione, dopo un periodo di conflittualità nella maggioranza. "Questa casa va rasa al suolo e ricostruita". Ipotesi governo istituzionale. "Sentirò Berlusconi, ma il premier è consigliato male"
PALERMO - "Quarantotto ore e avremo una giunta in grado di operare". Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha azzerato la sua Giunta. E' l'epilogo di scontri durissimi all'interno della maggioranza di centrodestra, tra il governatore e, soprattutto, il Pdl che, con l'Udc, non ha mai nascosto la crescente insofferenza nei confronti dell'esponente autonomista. Lombardo ha comunque assicurato che "non ribalterà le alleanze" e non farà allenze con il Pd, ma ha manifestato la ferma intenzione di "riscrivere il programma". Alle elezioni europee Lombardo si presenta con la lista dell'autonomia e cerca di raggiungere il quorum insieme ai pensionati, alla Destra di Storace e all'Unione di Centro. A Palermo parla di un "programma essenziale che va sottoscritto da chi ci sta, qui, a Roma come a Bruxelles e se serve anche all'Onu". Se la prende con chi "qua dice una cosa e poi fuori spara a zero contro la Giunta, si lamenta a Roma, all'Assemblea regionale siciliana fa ostruzionismo, non si va da nessuna parte". E avverte gli assessori: "Invito tutti loro a presentare le loro brave dimissioni. Sei o sette lo hanno già fatto, gli altri lo faranno a breve, spero. Si riparte da capo con un governo per l'autonomia e lo sviluppo". "Non c'è dubbio - prosegue Lombardo - questa casa va rasa al suolo e ricostruita. Riscriveremo un nuovo programma che dovrà essere sottoscritto da chi starà in giunta ma che dovrà essere rispettato anche in Aula da chi fa parte di questa maggioranza. Radiamo al suolo per ricostruire". Alla domanda se alcuni degli assessori potranno tornare, il governatore risponde ponendo le sue condizioni: "Potranno anche tornare tutti, ma dovrà essere firmata una 'cambiale' perché ci sia una coerenza assoluta. L'unico caso in cui potranno contestarmi sarà se non avrò fatto l'interesse del popolo siciliano. In quel caso hanno il diritto di saltarmi addosso. Per il resto, ho il dovere di pretendere coerenza, sintonia, collaborazione". Infine un messaggio al premier: "Mi dispiace che in questo momento ci sia tanta gente che lo consiglia male". Le reazioni. "L'azzeramento della Giunta regionale siciliana è la prova concreta che Lombardo ha perso la testa", taglia corto Alessandro Pagano del Pdl Mentre Leoluca Orlando del'Idv dice "no ad ogni ipotesi di governo istituzionale". "Oggi diciamo basta. Facciamo questa compagna elettorale. Poi sarà l'ora di un governo istituzionale e dopo si vedrà - spiega Lino Leanza, il segretario regionale dell'Mpa di Lombardo, - governo istituzionale vuol dire coinvolgere figure di alto spessore, fare un governo per la Sicilia, con l'aiuto di uomini di buona volontà che daranno il loro contributo". Cauta l'Udc: "Lasciamo a Lombardo la responsabilità della sua proposta politica che ci riserviamo di valutare al momento opportuno" dice Saverio Romano, segretario siciliano.
(La Repubblica, 25 maggio 2009)

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