di Cosmo Di Carlo
Corleone - E’ finita alle 20,00 di ieri sera a Sant’Antimo un popoloso paese alla periferia nord di Napoli la latitanza di Giuseppa Taormina. La donna, 29 anni, nativa di Partinico (PA), è accusata di rapina con narcotici ai danni di alcuni anziani di Roccamena e di altri paesi del palermitano, ed è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Corleone, che hanno fatto irruzione con i militari dell’Arma della tenenza di Sant’Antimo in un appartamento della cittadina dove Giuseppa Taormina è stata sorpresa in compagnia di Giuseppe Barretta, un pregiudicato del luogo che è stato tratto in arresto per favoreggiamento personale. La latitanza della donna era iniziata il 9 aprile scorso , quando la Taormina si era allontanata dagli arresti domiciliari che stava trascorrendo in una casa famiglia di Sciacca. Taormina Giuseppa era stata tratta in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Corleone nel febbraio di quest’anno, insieme ad Ignazio Mulè di Camporeale e Vito Barone di Roccamena, perché ritenuta responsabile in concorso di diverse rapine aggravate e furti commessi tra il 2007 e il 2008 nel corleonese. Le rapine venivano perpetrate di solito ai danni di anziani uomini ai quali la donna si proponeva di offrire prestazioni sessuali, ma poi narcotizzava le sue vittime e sottraeva loro denaro, preziosi e valori con l’aiuto dei suoi complici. Vittima di una delle rapine anche una coppia di anziani di Roccamena. In quell’occasione la donna ed uno dei suoi complici erano riusciti a farsi ricevere nell’alloggio dell’anziana coppia, riuscendo poi a rapinarli dopo aver versato del sonnifero nel caffè. Nel corso della indagini i Carabinieri di Corleone avevano raccolto numerose testimonianze che confermavano le risultanze delle attività d’intercettazione ed inchiodavano i tre indagati. Per la banda di rapinatori scattavano le manette: era il mese di febbraio 2009. Giuseppa Taormina era stata quindi sottoposta agli arresti domiciliari presso una comunità alloggio di Sciacca il 6 febbraio scorso, ma ne era evasa il 9 aprile successivo, rendendosi irreperibile. Grazie all’aiuto di Giuseppe Barretta, secondo le indagini dei carabinieri, era riuscita a raggiungere la provincia di Napoli e qui si nascondeva. Ieri sera, dopo tutta una serie di intercettazioni e pedinamenti svolti dai militari dell’Arma con discrezione, è stato individuato il covo nell’abitato di Sant’Antimo ed è scattato quindi il blitz. I due sono stati sorpresi mentre si apprestavano a consumare la cena. Alla vista dei carabinieri, che hanno fatto irruzione nell’appartamento, la Taormina ed il Barretta, che non erano in possesso di armi, non hanno opposto resistenza e sono stati rinchiusi dopo le formalità di rito rispettivamente presso le case circondariali di Pozzuoli e di Napoli Poggioreale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
NELLA FOTO: Giuseppa Taormina
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