giovedì 14 maggio 2009

Palermo, permesso di soggiorno ai due eroi della stazione, che hanno bloccato l'uomo del martello

di Romina Marcega
Permesso di soggiorno per un anno. La questura lo rilascerà nel giro di pochi giorni ai due nigeriani clandestini che lunedì hanno permesso l´arresto di Fabio Conti Tozzo, l´uomo che a colpi di martello, in un raptus di follia, ha ridotto in fin di vita una coppia di anziani alla stazione centrale. John Paul, 18 anni, e Kennedy Anetor, 25 anni, sono stati testimoni della brutale aggressione ad Antonino Raccuglia e alla moglie Marianna Ruvolo e sono intervenuti per fermare lo squilibrato alto quasi due metri.Lo hanno bloccato abbracciandolo e buttandolo a terra tra gli applausi dei passanti.
«Un gesto - spiega il funzionario della Polfer, Maurizio Ficarra - che denota un grande senso di civiltà e che merita un riconoscimento adeguato. Il nostro reparto ha già proposto al questore il rilascio del permesso di soggiorno rivolto a chi collabora con la giustizia». Il documento permetterà ai due immigrati di essere presenti durante il processo a Tozzo come testimoni. C´è anche la proposta di un riconoscimento per i due poliziotti, Alessandro Gambina e Sebastiano Arcieri, che hanno arrestato Tozzo. L´uomo si trova in isolamento nel carcere Ucciardone.Il gip oggi dovrebbe convalidare l´arresto e interrogarlo. Non è escluso che il giudice chieda anche una perizia psichiatrica sull´accusato. Intanto emergono nuovi particolari sull´assurda vicenda di lunedì. Tozzo ha già precedenti per aggressione. Anni fa si era scagliato contro l´autista di un autobus che gli aveva chiesto di esibire il biglietto obliterato e su di lui pende anche una condanna per guida in stato di ebbrezza. Le immagini riprese dalle telecamere poste sotto i portici della stazione sono al vaglio degli investigatori della Polfer. Tozzo, si vede chiaramente, ha scelto tra la folla i due anziani. Erano da poco trascorse le 10 di lunedì. Alla fermata del 101, su piazza Giulio Cesare, c´erano almeno una cinquantina di persone.
Altrettante sotto i portici della stazione, tra pendolari, studenti e lavoratori. Le telecamere hanno ripreso l´uomo che arriva dalla strada e scavalca un passeggino in corsa, estrae il martello dalla cintola e inizia a colpire le sue vittime tra la folla. Cosa ha spinto Tozzo a quel gesto folle e soprattutto perché si è scagliato contro la coppia? Gli inquirenti non hanno, in queste ore, avuto contezza di una relazione pregressa alla mattina di lunedì tra Tozzo e la coppia.Nessun alterco per strada o una conoscenza antica. È stata proprio Marianna Ruvolo, 66 anni, dal suo letto di ospedale del Civico a raccontare ai poliziotti con voce flebile: «Non mi so spiegare il motivo di tanta ferocia, non conosciamo quell´uomo. Non sappiamo chi sia. È stato terribile». La coppia, lunedì, era stata dal medico curante: Raccuglia aveva ancora tra le mani la ricetta medica ritirata quando è caduto a terra in una pozza di sangue. Gli investigatori per tutto il giorno di ieri hanno anche sentito diversi amici e parenti di entrambe le famiglie alla ricerca di un possibile collegamento. Anche le abitazioni dei protagonisti di questa vicenda sono molto distanti: Tozzo abitava con la famiglia a Romagnolo, mentre i Raccuglia hanno un appartamento a pochi passi dal Policlinico.Il martello, come ha confermato il padre di Tozzo, è stato sicuramente rubato. Peggiorano, intanto, le condizioni di Antonino Raccuglia. L´anziano, 68 anni, è in coma profondo per due gravi traumi alla testa. I medici della Rianimazione dell´ospedale di Villa Sofia, dove l´anziano è stato trasportato dopo avere subito un intervento alla testa, hanno rilevato un grosso edema cerebrale e un trauma occipitale. Le prossime ore sono decisive.
(La Repubblica, 13 maggio 2009)

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