di Romina Marcega
Permesso di soggiorno per un anno. La questura lo rilascerà nel giro di pochi giorni ai due nigeriani clandestini che lunedì hanno permesso l´arresto di Fabio Conti Tozzo, l´uomo che a colpi di martello, in un raptus di follia, ha ridotto in fin di vita una coppia di anziani alla stazione centrale. John Paul, 18 anni, e Kennedy Anetor, 25 anni, sono stati testimoni della brutale aggressione ad Antonino Raccuglia e alla moglie Marianna Ruvolo e sono intervenuti per fermare lo squilibrato alto quasi due metri.Lo hanno bloccato abbracciandolo e buttandolo a terra tra gli applausi dei passanti. «Un gesto - spiega il funzionario della Polfer, Maurizio Ficarra - che denota un grande senso di civiltà e che merita un riconoscimento adeguato. Il nostro reparto ha già proposto al questore il rilascio del permesso di soggiorno rivolto a chi collabora con la giustizia». Il documento permetterà ai due immigrati di essere presenti durante il processo a Tozzo come testimoni. C´è anche la proposta di un riconoscimento per i due poliziotti, Alessandro Gambina e Sebastiano Arcieri, che hanno arrestato Tozzo. L´uomo si trova in isolamento nel carcere Ucciardone.Il gip oggi dovrebbe convalidare l´arresto e interrogarlo. Non è escluso che il giudice chieda anche una perizia psichiatrica sull´accusato. Intanto emergono nuovi particolari sull´assurda vicenda di lunedì. Tozzo ha già precedenti per aggressione. Anni fa si era scagliato contro l´autista di un autobus che gli aveva chiesto di esibire il biglietto obliterato e su di lui pende anche una condanna per guida in stato di ebbrezza. Le immagini riprese dalle telecamere poste sotto i portici della stazione sono al vaglio degli investigatori della Polfer. Tozzo, si vede chiaramente, ha scelto tra la folla i due anziani. Erano da poco trascorse le 10 di lunedì. Alla fermata del 101, su piazza Giulio Cesare, c´erano almeno una cinquantina di persone.
Altrettante sotto i portici della stazione, tra pendolari, studenti e lavoratori. Le telecamere hanno ripreso l´uomo che arriva dalla strada e scavalca un passeggino in corsa, estrae il martello dalla cintola e inizia a colpire le sue vittime tra la folla. Cosa ha spinto Tozzo a quel gesto folle e soprattutto perché si è scagliato contro la coppia? Gli inquirenti non hanno, in queste ore, avuto contezza di una relazione pregressa alla mattina di lunedì tra Tozzo e la coppia.Nessun alterco per strada o una conoscenza antica. È stata proprio Marianna Ruvolo, 66 anni, dal suo letto di ospedale del Civico a raccontare ai poliziotti con voce flebile: «Non mi so spiegare il motivo di tanta ferocia, non conosciamo quell´uomo. Non sappiamo chi sia. È stato terribile». La coppia, lunedì, era stata dal medico curante: Raccuglia aveva ancora tra le mani la ricetta medica ritirata quando è caduto a terra in una pozza di sangue. Gli investigatori per tutto il giorno di ieri hanno anche sentito diversi amici e parenti di entrambe le famiglie alla ricerca di un possibile collegamento. Anche le abitazioni dei protagonisti di questa vicenda sono molto distanti: Tozzo abitava con la famiglia a Romagnolo, mentre i Raccuglia hanno un appartamento a pochi passi dal Policlinico.Il martello, come ha confermato il padre di Tozzo, è stato sicuramente rubato. Peggiorano, intanto, le condizioni di Antonino Raccuglia. L´anziano, 68 anni, è in coma profondo per due gravi traumi alla testa. I medici della Rianimazione dell´ospedale di Villa Sofia, dove l´anziano è stato trasportato dopo avere subito un intervento alla testa, hanno rilevato un grosso edema cerebrale e un trauma occipitale. Le prossime ore sono decisive.
(La Repubblica, 13 maggio 2009)
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