di Sara Scarafia
Il pass per circolare nelle corsie preferenziali campeggerà sul cruscotto delle auto private di consiglieri comunali e provinciali, deputati nazionali e regionali. Ma anche di presidenti e vice presidenti delle otto circoscrizioni. Il Consiglio comunale non ha perso tempo e mercoledì notte ha approvato la mozione che impegna l´amministrazione a rinnovare i tagliandi «alle cariche elettive». Dopo l´inchiesta di Repubblica sullo scandalo pass che svelò i nomi dei mille "furbetti del traffico", il sindaco Diego Cammarata bloccò il rinnovo dei lasciapassare che consentono di circolare contromano lungo le corsie preferenziali, di ignorare i divieti antismog e di posteggiare gratis nelle zone blu. Una decisione che ha scatenato la protesta degli inquilini di Sala delle Lapidi, i quali sono passati al contrattacco presentando una mozione, primo firmatario il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo, che impegna il sindaco a ridare i permessi a consiglieri e deputati, considerato che «nell´adempimento delle proprie funzioni istituzionali - si legge nell´atto - svolgono funzioni di pubblico servizio e di pubblica utilità». La mozione è passata con il voto favorevole del centrodestra e con l´astensione del centrosinistra. Sono usciti dall´aula, al momento del voto, i consiglieri di Italia dei valori e Ninni Terminelli del Pd. Critico soprattutto il dipietrista Elio Bonfanti, che ha definito «vergognoso» un Consiglio comunale che vota un atto per se stesso «ignorando i veri problemi della città». Ma per la maggioranza la mozione era di importanza fondamentale. Troppe le multe prese per aver parcheggiato sulle strisce blu senza alcun tagliando, come ha raccontato un avvilito Pietro Vallone, di Forza Italia, e troppi i disagi per chi si è ritrovato costretto a dover rispettare l´ordinanza sulle targhe alterne. «Forse non si doveva arrivare a votare una mozione - dice Tantillo - ma, in attesa che si approvi un regolamento, era fondamentale restituire il pass alle cariche elettive che ne hanno necessità».
Con la mozione sono stati approvati anche alcuni emendamenti. Uno, presentato dal consigliere di An Leopoldo Piampiano, ha esteso il privilegio del permesso anche a presidenti e vice delle circoscrizioni. Un altro, di Rosario Filoramo del Pd, impegna l´aula ad approvare il regolamento entro sessanta giorni. Uno del gruppo udc, identico a un altro presentato da Nadia Spallitta di Un´Altra storia, chiede il rinnovo dei tagliandi anche per le associazioni che trasportano disabili. Il dirigente dell´ufficio Traffico, Renato Di Matteo, precisa però che, mozione o no, potrà rilasciare i tagliandi solo se lo avrà autorizzato il sindaco. Cammarata, come trapela dal suo staff, è rimasto non poco sorpreso e infastidito dal fatto che Sala delle Lapidi, che avrebbe tante questioni più urgenti di cui occuparsi, abbia deciso di impiegare il suo tempo discutendo una mozione che tutto era fuorché urgente. Toccherà al sindaco l´ultima parola. Su una questione che però almeno lui non ritiene affatto prioritaria. Oltre alla mozione, il Consiglio comunale ha approvato anche un ordine del giorno, presentato da Spallitta e Pellegrino, sulla pedonalizzazione delle piazze storiche e una modifica al regolamento sugli asili nido. Poi spazio al dibattito, chiesto dal centrosinistra, sul caso Amia. In aula il presidente Marcello Caruso, il direttore Orazio Colimberti e l´assessore alle Aziende e al Bilancio, Sebastiano Bavetta. I consiglieri Pellegrino, Bonfanti, Scavone e Spallitta, hanno sollevato tutti i nodi che hanno portato la società sull´orlo del crac, ma hanno solo incassato la disponibilità di Caruso ad avviare un nuovo corso: dal taglio degli sprechi allo stop dello scambio di posti tra padri e figli.
(La Repubblica, 13 febbraio 2009)
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