Dal convegno su tumori e malattie infettive, svoltosi venerdì mattina nel salone S. Chiara di Corleone, è arrivata una notizia, che tranquillizzerà un po’ tutti i corleonesi. A Corleone non c’è una maggiore incidenza tumorale nella popolazione rispetto ad altri paesi e ad altre città della Sicilia. L’ha sottolineato, dati alla mano, Adele Traina, responsabile del Registro tumori di Palermo e Provincia, sottolineando anzi che a Corleone si muore meno di tumore che a Palermo. Certo, quella per tumore è al secondo posto tra le cause di morte, ma questo è un dato allarmante che riguarda la Sicilia e l’intera Nazione.
Il convegno scientifico, organizzato dal Distretto Socio-Sanitario D40 e dall’Unione dei Comuni del corleonese, verteva su conoscenza, prevenzione formazione. Gli interventi sui diversi temi, coordinati da Cosmo Di Carlo, ha visto la partecipazione di tanti prestigiosi relatori. La responsabile del registro tumori di Palermo e Provincia, Adele Traina, ha posto l’accento sull’alimentazione e lo stile di vita quali fattori di rischio che influenzano l’insorgenza tumorale in maniera rilevante. Anna Barbera, presidente dell’associazione Arlenika, e Lisa Prosa, membro della direzione Centro Amazzone Palermo”, hanno posto l’attenzione sugli aspetti culturali e sociali della prevenzione globale, mettendo in risalto l’esperienza del progetto Amazzone, che, oltre ad evidenziare l’importanza della prevenzione del carcinoma alla mammella e quindi il sostegno della donna nella malattia, risalta anche l’importanza dello “spazio di cultura scientifica” e di “teatro-studio” (per eventuali informazioni consultare il sito http://www.progettoamazzone.it/). Il prof. Giuseppe Carrubba, direttore di Oncologia Sperimentale del Dipartimento Oncologico dell’ospedale M. Ascoli -Civico di Palermo, ha coinvolto tutta l’aula trattando il tema del rapporto tra l’ambiente, i geni e i tumori, con un’interessante successione di “slide” riguardanti principalmente le modificazioni genetiche cellulari spontanee e l’interazione dell’ambiente con le cellule già modificate ed evoluzione verso la cellula neoplastica matura. Infine, il prof. Biagio Agostara, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del Civico di Palermo, ha parlato del ruolo centrale della diagnosi precoce nella sconfitta del cancro, ponendo l’accento sulla diversità di diagnosi e di cura tra tumori diversi ed anche riguardo lo stesso tumore da persona a persona, avallando la tesi che bisogna personalizzare le cure e non basarsi, come si faceva agli inizi degli studi oncologici, su protocolli generali. Il prof. Agostara ha volto anche uno sguardo al futuro, trattando l’argomento “farmaci biologici” e quindi lo studio di nuove molecole, sconosciute prima, molto più efficaci e specifiche per la lotta al cancro, ed anche della grande efficacia e riuscita dei trattamenti chemioterapici.
Durante il convegno sono state rivolte delle domande agli addetti ai lavori sulla “salubrità” del ripetitore-centrale telefonica, posto dietro le scuole elementari, alle quali, purtroppo, per mancanza di tempo, non si è avuta una risposta. Comunque, una notizia che tranquillizzerà un po’ tutti i corleonesi è arrivata: a Corleone non c’è una maggiore incidenza tumorale nella popolazione rispetto ad altre città. L’ha sottolineato Adele Traina, responsabile del registro tumori di Palermo e Provincia, sottolineando anzi che a Corleone si muore meno di tumore che a Palermo. L’augurio è che convegni come questi possano essere più frequenti a Corleone, perché l’informazione e la prevenzione sono importanti per cercare di cambiare positivamente le nostre abitudini e la nostra mentalità.
Andrea Di Nino
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