martedì 25 dicembre 2007

TRL SBARCA A CORLEONE!!!

Proprio così!!! TRL, che gira ogni anno le piazze più belle e famose d’Italia, quest’anno è arrivato anche nella nostra piazza Falcone e Borsellino! L’iniziativa si chiama NO-MAFIE ed è stata ideata da don Ciotti e la sua associazione Libera, e subito dopo sposata da MTV e LA7. TRL è andato in onda per tre giorni consecutivi in diretta nazionale, condotto dai VJ Alessandro Cattelan ed Elena Santarelli, insieme ad ospiti meravigliosi come i Finley, Fabri Fibra, Paolo Briguglia, Pif e tanti altri, che hanno saputo coinvolgere i intrattenere centinaia di ragazzi provenienti da varie zone della Sicilia. Per noi giovani questo è stato un evento straordinario perché mai potevamo immaginare che TRL potesse arrivare fin qui, a due passi da casa nostra, in un luogo dove ogni giorno ci incontriamo per passeggiare, parlare e magari anche discutere della puntata odierna di TRL.Ma la cosa più importante è il fine per cui TRL è arrivato a Corleone, che non è solo quello di far divertire attraverso la musica, ma raccontare, come diceva Laura, la produttrice esecutiva di MTV, attraverso un programma di intrattenimento varie storie di uomini uccisi per mano mafiosa e trasmettere un messaggio di pace e di legalità ai giovani che oggi devono prendere coscienza della situazione in cui ci si trova e scegliere razionalmente la strada giusta che non è quella illegale! Parlando con Laura ho notato il suo entusiasmo e il suo senso di gratitudine nei confronti dei corleonese che hanno saputo accogliere con gioia e disponibilitàtutti i collaboratori di TRL aiutandoli ad allestire il palco e la scenografia, sotto la pioggia e sotto il vento! Oltre agli artisti famosi di MTV si sono esibiti i miei compaesani, Salvatore, Luca, Marco, Mario, Raimondo e Jim che hanno dato vita, qualche anno fa, ad una cover-band dal nome “SENZA QUOTA” e che in questi tre giorni hanno dato il massimo sul palco, con la loro musica e la loro voglia di uscire fuori dagli schemi omertosi e chiusi della mentalità corleonese. Loro, insieme ad altre cover-band nate a Corleone, sono l’esempio di come il nostro paese non è solo mafia! E’ fatto anche di giovani che credono in un cambiamento di mentalità e combattono affinché questo cambiamento nasca e viva in ognuno di noi. Molto significativi sono stati gli interventi di Gaetano, figlio del caposcorta di Falcone, e Rosalinda, sorella di Salvatore, ucciso “per sbaglio” a soli 21 anni, che hanno raccontato la storia dei loro cari gridando con orgoglio che continuano ad andare avanti nonostante il dolore e continuano a lottare perché non hanno paura e non vogliono MAI abbassare lo sguardo! Nonostante il loro volto porti i segni della mafia e del dolore, hanno voglia di riscatto ma non di vendetta! Hanno capito che la mafia uccide, uccide, uccide e non lo fa mai per sbaglio, ma solo perché semplicemente non si cura della “vita”.MTV e LA7 questo lo hanno voluto sottolineare ancora una volta venerdì 21 in prima serata, con i programmi PUGNI IN TASCA, SPECIALE NO MAFIE e IL TESTIMONE-ADDIO PIZZO, mediante i quali hanno voluto raccontare la storia di associazioni come “addio pizzo”, che continua ogni giorno a dire ai commercianti palermitani che “un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”, e “Libera”, che chiede la confisca dei beni mafiosi.Quei beni che un tempo possedeva la gente onesta che non ha saputo reagire alle oppressioni mafiose e si è arresa, rinunciando a ciò per cui aveva lavorato duramente. Adesso questi campi vengono lavorati da giovani siciliani e toscani facenti parte della cooperativa”Lavoro e non solo”, ricavando da essi prodotti messi in commercio in tutta Italia. Anche altri giovani studenti corleonesi dell’Istituto Don Giovanni Colletto e dell’Istituto Agrario Don Calogero Di Vincenti hanno avuto voce in queste trasmissioni per dire che i corleonesi non sono tutti uguali e che esistono persone che sanno apprezzare le cose belle e discriminare quelle brutte quali la mafia, la criminalità e l’illegalità tutta. Hanno saputo raccontare l’evolversi della mafia e il suo “cambiamento di residenza”. Come sappiamo, la mafia non è più quella della lupara, degli omicidi per strada, ma è una mafia “bianca”, nascosta, che chiede il pizzo, che domina gli appalti. Non è più la mafia dei ceti bassi, di chi ha fame, ma di chi sta in alto. La mafia è nella politica, nelle grandi imprese, nelle infrastrutture! La mafia ormai è potente, dà tutto: soldi, potere, rispetto, raccomandazioni, lavoro…Ma la mafia è sempre mafia, è sempre, come diceva Peppino, una “montagna di merda”.E allora noi, in questi tre giorni, abbiamo voluto mandare a quel paese la mafia e ricordarle che noi non abbiamo paura di portare avanti le nostre idee e che non la lasceremo vincere.Perché la Sicilia, la Calabria, la Campania non siano più oppresse dalla forza mafiosa, c’è bisogno di unione e coraggio. Ognuno di noi deve capire che la mafia non porta a niente di buono, non da nessuna soddisfazione dal punto di vista etico, ma porta solo odio, guerre e dolore.La mafia vive solo grazie al nostro consenso perché altrimenti sarebbe “nuddu ammiscatu cù nienti” ! Sappiate che non è troppo tardi per cambiare idea né troppo tardi per convincere gli altri a farlo! Voglio chiudere con una frase di Paolo Borsellino, ma non per abbellire il finale dell’articolo, ma perché vi arrivi dentro, vi tocchi il cuore e vi porti a camminare verso questo sogno che non è utopistico, anzi, è a un passo da noi!“Se la gioventù le negherà il consenso la mafia sparirà come un incubo”.
Buon cammino a tutti!!!
Lorena Pecorella
Da. www.corleonedialogos.it
lunedì 24 dicembre 2007

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