domenica 23 dicembre 2007

L'esperienza del "Giornale del Corleonese" di 30 anni fa è ancora attuale?

DINO PATERNOSTRO
L’esperienza fatta più di trent’anni fa dal gruppo di ragazze e ragazzi che diede vita al “Giornale del Corleonese” può “parlare” ancora ai giovani d’oggi? È stata questa la domanda attorno a cui – sabato sera - ha ruotato buona parte del dibattito sulla presentazione della ristampa anastatica del “Giornale del Corleonese”. E tutti gli intervenuti hanno risposto affermativamente. Adesso, però, bisogna scendere nel concreto e tirare fuori l’attualità di quell’esperienza, al fine di riproporla nelle forme e nei modi in ciò oggi è possibile. Per questo è necessario aprire un dibattito, che sia lucido, razionale e molto progettuale. Mi assumo l’onere di cominciarlo con due considerazioni-proposte. La prima riguarda le prospettive di sviluppo socio-economico della zona del Corleonese; la seconda, invece, l’ipotesi di far rinascere un giornale zonale con le caratteristiche di partecipazione democratica, che furono proprie del “Giornale del Corleonese”.
Per quanto riguarda lo sviluppo, l’ipotesi su cui puntarono - nel 1975 – i giovani redattori di quel giornale sembra ancora attuale, di estrema attualità. Essa puntava su un’agricoltura di qualità, capace di attivare un’industria di trasformazione dei suoi prodotti; su un artigianato capace di organizzarsi per fare un salto di qualità ed uscire fuori dal mercato locale; su un turismo capace di puntare sull’ambiente sostanzialmente incontaminato della zona, sui beni artistici, paesaggistici e monumentali. Tutto questo presupponeva la realizzazione di infrastrutture stradali, capaci di supportare lo sviluppo. Al riguardo, si puntava sull’ammodernamento della SP2 e della SP4 – le strade provinciali Corleone-S.Cipirello-Partinico – che così potrebbero collegare in maniera veloce e sicura la zona del Corleonese con la Sicilia occidentale (in particolare, con l’agrigentino e il trapanese, e con l’area metropolitana di Palermo, attraverso la veloce Palermo-Sciacca e l’autostrada Palermo-Trapani-Mazara del Vallo). Questa strada è stata giustamente definita da Roberto Tagliavia “La strada dello sviluppo”. Ma il compito di dare il via ad un progetto di ammodernamento della Corleone-S.Cipirello-Partinico è della Provincia Regionale di Palermo, che oggi può contare, oltre che sul proprio bilancio, anche sui finanziamenti aggiuntivi dello Stato (la quota parte dei 500 milioni di euro destinati alla viabilità provinciale di Sicilia e Calabria). Vogliamo rimboccarci le maniche e chiedere alla Provincia (dopo anni di colpevole silenzio) cosa sta facendo in questa direzione?
Anche l’ipotesi di ridare vita ad un giornale zonale, capace di essere palestra di vita democratica, merita un supplemento di riflessione e di dibattito. Io penso che oggi le condizioni ci siano. Se le esperienze di giornalismo locale attualmente in vita, fanno prevalere le ragioni della sinergia e dell’unità, allora l’ipotesi diventa concretamente percorribile. Ma verifichiamo le disponibilità.
d.p.
24 dicembre 2007

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