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Rosa Faragi |
L’attuale esperienza politica e l’elezione di un sindaco di centro-sinistra, era nata grazie allo impegno ed al contributo di tante persone che in quel progetto avevano creduto e per esso si erano spesi, creando le condizioni ed il contesto per quella affermazione. Tale progetto si sarebbe dovuto tradurre in una azione, che, accettando le sfide del nuovo corso della politica e della storia, con uomini nuovi ed idee forti, realizzasse una forte e tangibile “discontinuità”, nel metodo e nelle finalità, con la precedente gestione del potere. Nulla di tutto questo è avvenuto: le aspettative sono state tradite ed il fallimento può essere dichiarato senza possibilità di appello. Grossolani errori di strategia politica, hanno fatto si che in consiglio comunale venisse a mancare da subito la maggioranza. Della originaria amministrazione, alcuni assessori, nonostante avessero ben operato, sono stati costretti alle dimissioni, su pressione della componente conservatrice all’interno della giunta, che non accettava una politica di reale cambiamento. Da allora, incomprensibilmente, nessun componente della sinistra riformista che ha scelto di candidare e poi di votare l’attuale sindaco è più presente in giunta. Ai giovani, che dovevano rappresentare il volano del tanto sbandierato cambiamento,al di la delle periodiche quanto inutili promesse, non è mai stato dato nessuna opportunità né alcuno spazio. La “classe dirigente” del c.d. centro-sinistra, una volta eletta, si è chiusa in se stessa, non istaurando di fatto mai rapporti con i cittadini; con l’amara constatazione che tutti i partiti che si collocano in quell’area hanno cessato ogni attività e non hanno svolto né svolgono più alcuna iniziativa politica. E’ stato poi davvero singolare e stupefacente che i “dirigenti” del PD di Prizzi e lo stesso sindaco, lo scorso anno dopo le primarie abbiano negato una riunione-incontro che aveva come unica finalità quella di creare un partito vero, presente, dinamico e comunque in stretto contatto con i bisogni reali dei prizzesi.
Alla luce di queste considerazioni, prima che fosse troppo tardi, si è chiesto espressamente al sindaco di aprire una nuova stagione politica, attuando un radicale e profondo rinnovamento: un atto di coraggio per chiudere questa esperienza e aprirne un’altra, dando all’esterno segnali forti ed inequivocabili di mutamento, senza alchimie e furbeschi tatticismi. Si preferisce invece continuare a “galleggiare” e risolvere il tutto con il solito ed ennesimo “rimpastino” senza affatto raccogliere la sfida lanciata. Non volendo pertanto essere complici ma nemmeno vittime della ineluttabile scomparsa dell’area del centro sinistra a Prizzi per i prossimi decenni ci dissociamo totalmente da questo tipo di azione politica e amministrativa posta in essere dal sindaco e dalla maggioranza, traendone all’uopo le dovute conseguenze.
Vincenzo D’Angelo
Carmelo Raimondi
Salvatore Sparacio
Anna Pecoraro
Salvatore Sulli
Rosa Faragi
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