Umberto Santino |
Negli anni scorsi abbiamo proposto la creazione di un Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia, che sia insieme: museo storico della mafia e dell’antimafia, itinerario didattico, biblioteca, archivio di documenti, videoteca, centro di ricerca, sede delle associazioni e luogo di incontro e di socializzazione. Sull’esempio dei Musei della Resistenza esistenti in molte città europee, del Museo dell’Olocausto di Gerusalemme e del nuovo Museo di Berlino.
La proposta ha suscitato qualche interesse, anche perché abbiamo pensato a un possibile collegamento con un Museo della città, proposto da Rosario La Duca ma finora non realizzato.
Nell’agosto del 2010 l’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana ha emanato un decreto in cui si legge: “CONSIDERATO che al fine di contribuire alla conservazione della memoria collettiva sui tragici eventi di stampo mafioso e criminale che hanno segnato la storia della Sicilia, si ravvisa la necessità di istituire il Museo della Memoria e della Legalità”, che istituiva un Comitato scientifico con il compito di “collaborare nelle attività di ricognizione storica, definizione e fondazione del Museo della Memoria e della Legalità”. Di tale Comitato sono stato chiamato a far parte, in quanto “studioso e profondo conoscitore dei fenomeni mafiosi e criminali, fondatore del Centro siciliano di documentazione ‘Giuseppe Impastato’”.
Il Comitato, nel corso del 2010 si è riunito due volte, il 3 e il 27 settembre, e nel corso delle riunioni ho presentato e illustrato la proposta del Centro del “Memoriale-laboratorio”, sottolineando che il “Museo della Memoria e della Legalità” non dovesse solo “conservare la memoria” dei crimini mafiosi ma soprattutto documentare in maniera efficace le lotte contro la mafia, dalle lotte contadine a oggi, ed essere non tanto un luogo da visitare ma uno spazio da vivere, un laboratorio di iniziative. Ho chiesto anche che il Comitato venisse allargato a studiosi e rappresentanti di associazioni.
Un’altra proposta che è stata presentata nel corso delle riunioni è quella del WOMM (World Organized crime victims Memorial Museum) che dovrebbe nascere a Palermo su iniziativa della Nazioni Unite, in continuità con il convegno sul crimine transnazionale svoltosi in città nel dicembre del 2000. Le due proposte sono perfettamente compatibili e hanno trovato il consenso dei componenti del Comitato. Purtroppo dal settembre del 2010 non ci sono state altre riunioni del Comitato e a quel che pare tutto è fermo.
Mi chiedo se c’è una volontà effettiva di realizzare l’iniziativa o se l’annuncio di essa sia solo servito per dare una patente di antimafiosità come tante che in questi anni si sono autoassegnate istituzioni che nella loro prassi quotidiana dimostrano di essere ben lontane da un impegno serio, coerente e concreto contro la mafia e il suo sistema di rapporti, senza del quale l’organizzazione criminale sarebbe soltanto una sparuta minoranza.
Chiedo pertanto che venga convocata al più presto una riunione del Comitato per definire il progetto e tracciare un percorso credibile per la sua realizzazione.
Umberto Santino
Presidente del Centro Impastato
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