giovedì 6 marzo 2008

Giuseppe Lumia: "Grazie, Walter"

intervista di Luca Ciliberti
Escluso alla Camera tra le polemiche, Lumia ottiene da Veltroni la candidatura come capolista del Pd al Senato in Sicilia. "Una risposta alle richieste che provenivano dal basso, sono pienamente soddisfatto". A fargli posto sarà Marino

CATANIA - Beppe Lumia è di nuovo in campagna elettorale. I vertici del Partito democratico, dopo le polemiche nate da più parti, sono tornati indietro sull'esclusione e hanno deciso di candidarlo alle politiche concedendogli la deroga ai tre mandati parlamentari. E' stato lo stesso Walter Veltroni, dopo una lunga riunione nel quartier generale di Piazza sant'Anastasia a Roma, a comunicare che il vice presidente della Commissione nazionale antimafia sarà capolista al Senato in Sicilia.


Come siete arrivati a questo epilogo?

"C'è sempre un dialogo che va di pari passo con ogni scelta importante. Il mio partito, nel rispetto del regolamento che aveva accompagnato la decisione iniziale, è stato sensibile alle richieste che provenivano dal basso e che meritavano una risposta politica e istituzionale. Quello di oggi è stato un confronto aperto e positivo".


La soluzione adottata la soddisfa?

"Mi soddisfa ampiamente. E' un riconoscimento alla mia attività politica. Ringrazio vivamente Walter Veltroni perché ha scelto di investire sulla Sicilia del cambiamento e sulla lotta alla mafia. Una battaglia condivisa da tutto il Partito Democratico. La mia candidatura è inoltre una risposta forte agli imprenditori, agli operatori economici, al movimento dei giovani, alle forze sindacali, a quelle forme culturali e di volontariato che vivono in Sicilia nel segno della legalità. Ringrazio il presidente Ignazio Marino per il suo grande e nobile gesto e per aver offerto un'altra prova di serietà e di amore verso la sua terra. Con Anna Finocchiaro siamo pronti ad offrire alla Sicilia una proposta di governo autorevole e progettuale per dare voce e rappresentanza alle istanze di cambiamento e di concreta lotta alla mafia".


Cosa ha pensato di tutta questa solidarietà espressa nei suoi confronti?

"Sono felice, perché mi hanno sostenuto in tanti, soprattuto quella fetta di società civile che si ribella sempre alle ingiustizie. Adesso per la Sicilia è arrivato il momento di cambiare strada. Anche questo passaggio politico contribuirà a liberare l'isola dall'immagine di terra della mafia. Non sarà facile, ma con l'impegno costante di Confindustria siciliana e del suo presidente Ivan Lo Bello, degli imprenditori puliti, dei ragazzi di Addiopizzo e di tutte le associazioni antiracket, dei cittadini e delle forze produttive sane riusciremo a vincere tante altre battaglie difficili. Ringrazio anche Di Pietro e tutte le forze politiche della sinistra che erano pronte ad acogliermi nelle loro liste".


Beppe Grillo l'ha definita "un morto che cammina". E' stato turbato da queste dichiarazioni?

"Non mi hanno affatto spaventato. Penso a quelli meno famosi di me che si impegnano quotidianamente, rischiando la vita, nella consapevolezza che la miglior protezione possa arrivare dallo Stato che combatte la mafia con forza e coerenza".


Come proseguirà la sua attività in Senato?

"Lavoro da molti anni in politica e mi scommetto sempre con fatica. Sono fortemente convinto che legalità e sviluppo possano camminare insieme e che la politica debba essere riformata in modo da essere chiara e parlare la lingua dei cittadini, che oggi sono distanti anche dalle istituzioni. Qualora dovessi essere eletto, continuerò a lavorare con lo stesso entusiasmo in direzione della legalità".


Per il Pd l'antimafia è un tema importante?

"Oggi ne abbiamo avuto un'altra conferma. Ma la lotta alla mafia nel Partito Democratico è da sempre una grande priorità che stimola tutti gli altri partiti a fare lo stesso. Il progetto di Veltroni anche in Sicilia deve avere quelle caratteristiche di grande innovazione che stanno scuotendo in positivo la politica e la società italiana. È un percorso comune da intraprendere con coraggio e fiducia per affrontare le difficili prove necessarie per promuovere legalità e sviluppo nella nostra regione e nel resto del Paese".
La Sicilia, 06/03/2008

Nessun commento: