PALERMO - Francantonio Genovese è stato acclamato dall'assemblea costituente segretario regionale del Partito democratico. Tonino Russo, suo vice. E non poteva essere altrimenti, considerato che il duo, frutto dell'accordo tra i vertici di Ds e Margherita alle primarie dello scorso 14 ottobre, aveva ottenuto circa l'85% dei voti. Analogo accordo, però, non ha funzionato per l'elezione del presidente dell'assemblea del Pd. Ruolo in cambio della quale il diessino Beppe Lumia, vice presidente della commissione Antimafia, aveva ritirato la propria candidatura alla segreteria regionale. La carica Lumia l'ha ottenuto ugualmente, ma con sofferenza: ha avuto, infatti, 167 voti contro i 152 di Mariolina Bono. Quattro le schede bianche e una nulla, per un totale di 324 votanti. Gli aventi diritto, cioè i componenti dell'assemblea costituente, invece, sono 380. 56 hanno disertato l'urna. Secondo l'intesa raggiunta a settembre tra i big dei Ds e della Margherita che convinsero Lumia a non candidarsi per la segreteria regionale, il risultato avrebbe dovuto essere plebiscitario. Mariolina Bono, eletta nelle liste «ecodem» che sostenevano la candidatura di Veltroni, sulla carta avrebbe potuto raggiungere al massimo il 20-25% dei voti. Spezzoni di ex Ds ed ex Margherita, dunque, non hanno votato per Lumia. Non si può parlare di veri e propri franchi tiratori, ma di una scelta politica che ha voluto valorizzare il ruolo delle donne nel nuovo partito e anche un tentativo di rinnovamento.«Il Pd parte in Sicilia con una bella prova di democrazia - ha sottolineato l'on. Vladimiro Crisafulli - in cui la candidata Mariolina Bono ha ottenuto uno straordinario risultato che da solo dimostra quanto grande sia la voglia di rompere le logiche dei patteggiamenti precostituiti. C'è una grande richiesta di cambiamento e questo risultato, in base al quale nessun candidato supera il 51% dei voti degli aventi diritto della platea congressuale, fa capire che abbiamo dato vita ad un partito realmente aperto».Anche per Lumia, quella di ieri, è stata «una grande prova di democrazia. Ora sappiamo che tutte le cariche devono passare attraverso il confronto democratico interno alla società».L'assemblea costituente ha dato vita a quattro commissioni: manifesto, infrastrutture, statuto e programma. La commissione statuto sarà presieduta da Ferdinando Latteri, quella per il programma dal rettore dell'università Kore di Enna, Salvo Andò. Un riconoscimento al mondo della ricerca e della formazione siciliana. Delle varie commissioni fanno parte anche Salvo Gigliuto, Pierluigi Flamigni, Rosaria Leonardi e Sonia Sofia, della componente di Enzo Bianco.
Lillo Miceli
Giusy Ciavirella
La Sicilia, 11.11.2007
Nessun commento:
Posta un commento