martedì 30 marzo 2010

Corleone. Soppressa la Psichiatria, ridotta a "Punto nascite" l'Ostetricia. Le proposte della Cgil per salvare e potenziare l'Ospedale

La CGIL ha esaminato il Decreto dell’Assessore Regionale alla Salute sul riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera dell’Azienda Provinciale di Palermo e le condizioni in cui versano i servizi del Presidio Ospedaliero di Corleone. Preliminarmente, non può che esprimere netto dissenso dalla decisione di sopprimere l’U.O. di Psichiatria, in quanto lascia drammaticamente scoperto il territorio del Corleonese di un servizio indispensabile per i cittadini-utenti. Gli eventuali errori di direzione, a partire dal dirigente medico responsabile dell’Unità Operativa di Psichiatria, non possono essere pagati dai cittadini e dagli altri operatori. La CGIL chiede che venga immediatamente ripristinato il servizio e, se ne ricorrono le condizioni, rimossi i dirigenti responsabili.
La CGIL esprime forte dissenso dalla decisione di chiudere anche l’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, con la previsione del mantenimento a Corleone del solo Punto Nascita. Tutto ciò penalizza ancora di più la zona interna del Corleonese, privandola di una struttura sanitaria dove si possa continuare a nascere e a curare le patologie ginecologiche. Chiede, quindi, che venga almeno ripristinata una Unità Operativa Semplice di Ostetricia e Ginecologia. Contestualmente alla sopraccitata richiesta risulta necessario l’attivazione dell’U.O.S. di Pediatria, con l’attuale dotazione di n. 4 posti letto, ancora non attivi per carenza di personale medico ed infermieristico. Al riguardo, si chiede l’immediato reperimento di detto personale e un’organizzazione del lavoro che garantisca la presenza di un pediatra h24.
La CGIL, inoltre, ritiene indispensabile il mantenimento ad alti livelli qualitativi (sia di personale che di attrezzature) delle Unità Operative Complesse di Chirurgia e di Medicina, che rispondano ai bisogni di salute delle popolazioni. Al riguardo, però, è necessario che la Direzione Generale, oltre a fissare gli obiettivi (appropriatezza dei ricoveri, efficacia ed efficienza e riduzione della spesa), dia anche gli strumenti per raggiungerli. Se questo non avvenisse, significherebbe soltanto che – senza nemmeno assumersi la responsabilità di dirlo – la Direzione Generale dell’ASP e l’Assessore alla Salute hanno già deciso fra un anno un ulteriore depotenziamento fino ad arrivare alla chiusura, come si è già verificato per l’Ospedale di Palazzo Adriano. La CGIL ritiene che l’inadeguatezza della rete stradale che collega Corleone a Partinico e a Palermo possa giustificare una necessaria deroga affinché le UU.OO. salva-vita di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia Generale e Medicina Generale siano mantenute ed implementate.
La CGIL ritiene che avere gli strumenti per raggiungere gli obiettivi significhi garantire la piena funzionalità di tutti i servizi, a cominciare dal Servizio di Cardiologia, dove è necessario l’acquisto di un Eco-cardiografo, che permetta di dare pari dignità ai cittadini del Corleonese nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie cardiologiche, che rappresentano la prima causa di morte in Italia. Torna a chiedere anche la piena funzionalità della TAC G. E. multi-slide sempre e non a singhiozzo sia per gli utenti interni sia per quelli esterni. Ritiene necessario dotare l’U.O. di Chirurgia di un gastroscopio/coloscopio e di un intensificatore di brillanza, indispensabili per effettuare diagnosi precise e permettere l’appropriatezza dei ricoveri.
La CGIL chiede che il Direttore Generale mantenga l’impegno della contestualità tra la chiusura dell’Unità Operativa di Geriatria e l’apertura della Medicina Riabilitativa e della Lungodegenza.
Corleone, 29 marzo 2010
Il Responsabile FP-CGIL del P.O. di Corleone
(Leo Cuppuleri)

Il Segretario della Camera del Lavoro di Corleone
(Dino Paternostro)

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