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Le vicende che hanno portato al riaffiorare della litografia sono state illustrate dal Prof. Calogero Ridulfo, componente della Palladium e genero del compianto Prof. Giuseppe Virgadamo, fondatore dell’associazione e personalità di spicco della cultura corleonese. La stampa era stata infatti miracolosamente recuperata dal Prof. Virgadamo in casa di una anziana donna che la conservava gelosamente, dopo anni di utilizzo improprio, forse avendola estrapolata da un volume di antiche raffigurazioni della Sicilia. Desiderio del Prof. Virgadamo, che non desiderava
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Illuminanti sono stati poi gli interventi dei relatori. “Non si conosce una raffigurazione di Corleone più antica di quella che è oggetto di studio oggi”. E’ quello che ha sottolineato il Prof. Maurizio Carta, che già conosceva questa immagine da una piccola foto utilizzata per la copertina del suo libro intitolato “Storia urbanistica della città di Corleone” (1993) e che ha mostrato grande soddisfazione nel trovare l’originale che credeva ormai disperso.
“Prospettiva aperta” l’ha definita il prof. Carta, una Corleone diversa dove non conta tanto la raffigurazione precisa dei luoghi, su cui si aprono nuove prospettive di studio che seguiranno questo convegno, ma il modo in cui l’autore ha voluto rappresentare la città, con una visione dal basso che include anche gli abitanti della città e che quindi rappresenta uno spaccato di vita vissuta corleonese. L’intervento di Carta ha poi toccato lo sviluppo urbanistico della città di Corleone nel passato e le sue prospettive per il futuro. Tra i contributi al convegno, di grande importanza è stato quello dell’archeologo Prof. Ferdinando Maurici, che, partendo dalla litografia, ha tracciato un excursus della storia di Corleone dal punto di vista archeologico, sottolineando come la città sia fortemente legata al suo passato “sepolto” sulla montagna “Vecchia”, sede di diversi scavi, con evidenti riferimenti alle prospettive che la prosecuzione degli stessi potrebbe aprire per la storia di Corleone.
La Prof.ssa Valeria li Vigni ha poi arricchito il seminario con un contributo antropologico sugli usi e tradizioni della società della Sicilia occidentale nei secoli passati. Molto interessanti sono stati i suoi riferimenti alle tradizioni più vicine alla nostra “Animosa Civitas”, partendo dagli usi della società comune (mestieri, tradizioni, modi di dire) fino ad arrivare alle feste locali (riti della settimana santa). Grande soddisfazione ha manifestato Francesco Piazza, che insieme ai membri della sezione che si occupa degli eventi culturali della Palladium (Calogero Ridulfo, Emiliano Somellini, Francesco Marsalisi, Giuseppe Crapisi, Luca Cascio) ha curato l’evento, esprimendo grande compiacimento per l’attenzione mostrata dai relatori e dal pubblico che ha gremito la chiesa della Madonna del Carmelo di Corleone fino a tarda sera per questa circostanza.
L’Associazione Palladium ha annunciato di stare già lavorando alla pubblicazione degli atti del convegno.
FOTO. Dall'alto: un momento del convegno; il manifesto dell'iniziativa.
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