Domani mattina sarà personalmente Giovanni Avanti, presidente della Provincia Regionale di Palermo, a “scomodarsi” per venire a Corleone nei locali del Centro Multimediale "S. Lucia" ed illustrare le mirabilie del suo “Piano per la Grande Viabilità”, che prevede sei grandi cantieri ed investimenti per 1 miliardo e 700 milioni di euro. Roba da far girare la testa, se non fossero solo chiacchiere. In particolare, il Presidente della Provincia illustrerà il progetto della “Corleone–Mare”, che interessa 14 comuni, per un tracciato di 38,700 Km ed un costo di 252 milioni e 200 mila euro. Che l’ammodernamento della strada provinciale Corleone-S.Cipirello-Partinico (la cosiddetta Corleone-Mare) sia di vitale importanza per la zona interna del Corleonese non ci sono dubbi. Di una viabilità capace di collegare velocemente ed in sicurezza la “zona frumentaria” del Corleonese con la fascia costiera e i più importanti centri della Sicilia occidentale se ne parla dai tempi di Garibaldi, ma si ottenne solo una piccola ferrovia a scartamento ridotto, inaugurata nel 1900 e “tagliata” come “ramo secco” alla fine degli anni ’50. Dagli anni ’60 in poi, tanti politici politicanti (di diversi colori) ci hanno fatto toccare con mano “autostrade” e “scorrimento veloci”, col solo misero risultato di avere (adesso) i lavori in corso di un lotto (circa 5 Km) della SS 118 Corleone-Marineo, mentre non si sa se saranno appaltati (con le dovute correzioni eco-compatibili) gli altri 4 lotti.
La “Corleone-Mare”, fu progettata e posta in gara per la prima negli anni ’80, ma a gara in corso fu assassinato Luigi Ranieri, uno degli imprenditori partecipanti, e l’iter dell’appalto venne sospeso, fino ad essere poi revocato. Rimasero nelle casse della Provincia, nonostante si fosse detto il contrario, i 40 miliardi delle vecchie lire che avrebbero dovuto finanziare l’opera. E la giunta Musotto nel 2005 fece rimodulare il vecchio progetto per destinare i circa 20 milioni di euro ad una manutenzione straordinaria di tutto il tracciato Corleone-S.Cipirello-Partinico. Ma questa impostazione (forse “minimalista” ma concreta, perché finanziariamente sostenibile) adesso è stata accantonata dall’Amministrazione provinciale di Giovanni Avanti, che si è dotato di questo mega-piano della grande viabilità, che pensa di impiegare per la Corleone-Mare 252 milioni e 200 mila euro. Una somma che contiene 12,6 volte i 20 milioni di euro disponibili. Il progetto sarà sicuramente migliore dalla Corleone-Mare originaria e dalla soluzione “minimalista” di Musotto. Anche se «la nuova idea progettuale della Corleone-Mare – dice lo stesso Presidente Avanti, nel comunicato dello scorso 10 febbraio - prevede di utilizzare strade provinciali esistenti ammodernandole e valorizzandole, realizzando così un collegamento diretto con lo svincolo di Partinico sulla A-29 e quindi con la zona costiera, che si va ad intersecare con la Palermo-Sciacca e con la tangenziale esterna». Stranamente, è quanto prevedeva lo stesso vecchio progetto. Ci chiediamo, quindi, dove saranno i vantaggi e se (come al solito) l’ottimo non sia il nemico del bene. Sempre nel comunicato stampa dello scorso 10 febbraio, il Presidente Avanti sostieneva che «il ricorso all’utilizzo di fonti di finanziamento esterne è un percorso che abbiamo intrapreso predisponendo progetti importanti che potranno trovare copertura nelle pieghe dei fondi statali e regionali e nel pieno rispetto delle esigenze del territorio». L’affermazione ci lascia perplessi, perché pensare di trovare copertura ad una spesa così importante, cercando “nelle pieghe dei fondi statali e regionali” o è da ingenui, oppure da venditori di fumo. Un dubbio che sarà passato nella testa dell’assessore provinciale alla viabilità, Gigi Tomasino, il quale si è reso conto (e lo dice nello stesso comunicato stampa) che «un investimento di oltre 850 milioni di euro che riguarda la progettualità della Provincia Regionale di Palermo potrebbe sembrare ambizioso o eccessivo». «Ma così non deve apparire – cerca di rassicurarci (e di rassicurarsi) l’assessore - se si considera che nell’area del nord est dell’Italia si prevedono spese per più di un miliardo di euro per migliorare la viabilità di pochi chilometri». Quindi, tranquilli tutti, che i soldi li avremo! E tanto possiamo stare tranquilli che, per cominciare, la Provincia ha revocato i 20 milioni di euro ancora disponibili per la “Corleone-Mare” destinandoli ad altro. Un modo davvero originale di trovare i finanziamenti per la nuova strada: piuttosto che cercare i 232 milioni e 200 mila euro che mancano, si “cancellano” i 20 milioni che abbiamo/avevamo! E pensare che della giunta provinciale fa parte il “corleonese” Gigi Tomasino (è originario di Giuliana) e nella maggioranza consiliare di centrodestra fanno parte il corleonese-doc (?!) Mauro Di Vita, il prizzese (che a Corleone ha avuto oltre 1.000 voti) Luigi Vallone, e il “sangiuseppese” (si dice così?) Francesco Miceli (votato anche a Corleone, vero consigliere Di Miceli?). E, perchè no, anche il bisacquinese-roccamenese Tommaso Calamia, del Pd, la cui voce di opposizione è stata (purtroppo) molto flebile (non l'abbiamo quasi sentita...) nel difendere i legittimi interessi della zona.
Ma le nostre sono soltanto basse insinuazioni e diffidenza per partito preso. Domattina Giovanni Avanti e il suo staff polverizzeranno i nostri dubbi e la zona del Corleonese avrà la sua strada bella, moderna, sicura, veloce…
La “Corleone-Mare”, fu progettata e posta in gara per la prima negli anni ’80, ma a gara in corso fu assassinato Luigi Ranieri, uno degli imprenditori partecipanti, e l’iter dell’appalto venne sospeso, fino ad essere poi revocato. Rimasero nelle casse della Provincia, nonostante si fosse detto il contrario, i 40 miliardi delle vecchie lire che avrebbero dovuto finanziare l’opera. E la giunta Musotto nel 2005 fece rimodulare il vecchio progetto per destinare i circa 20 milioni di euro ad una manutenzione straordinaria di tutto il tracciato Corleone-S.Cipirello-Partinico. Ma questa impostazione (forse “minimalista” ma concreta, perché finanziariamente sostenibile) adesso è stata accantonata dall’Amministrazione provinciale di Giovanni Avanti, che si è dotato di questo mega-piano della grande viabilità, che pensa di impiegare per la Corleone-Mare 252 milioni e 200 mila euro. Una somma che contiene 12,6 volte i 20 milioni di euro disponibili. Il progetto sarà sicuramente migliore dalla Corleone-Mare originaria e dalla soluzione “minimalista” di Musotto. Anche se «la nuova idea progettuale della Corleone-Mare – dice lo stesso Presidente Avanti, nel comunicato dello scorso 10 febbraio - prevede di utilizzare strade provinciali esistenti ammodernandole e valorizzandole, realizzando così un collegamento diretto con lo svincolo di Partinico sulla A-29 e quindi con la zona costiera, che si va ad intersecare con la Palermo-Sciacca e con la tangenziale esterna». Stranamente, è quanto prevedeva lo stesso vecchio progetto. Ci chiediamo, quindi, dove saranno i vantaggi e se (come al solito) l’ottimo non sia il nemico del bene. Sempre nel comunicato stampa dello scorso 10 febbraio, il Presidente Avanti sostieneva che «il ricorso all’utilizzo di fonti di finanziamento esterne è un percorso che abbiamo intrapreso predisponendo progetti importanti che potranno trovare copertura nelle pieghe dei fondi statali e regionali e nel pieno rispetto delle esigenze del territorio». L’affermazione ci lascia perplessi, perché pensare di trovare copertura ad una spesa così importante, cercando “nelle pieghe dei fondi statali e regionali” o è da ingenui, oppure da venditori di fumo. Un dubbio che sarà passato nella testa dell’assessore provinciale alla viabilità, Gigi Tomasino, il quale si è reso conto (e lo dice nello stesso comunicato stampa) che «un investimento di oltre 850 milioni di euro che riguarda la progettualità della Provincia Regionale di Palermo potrebbe sembrare ambizioso o eccessivo». «Ma così non deve apparire – cerca di rassicurarci (e di rassicurarsi) l’assessore - se si considera che nell’area del nord est dell’Italia si prevedono spese per più di un miliardo di euro per migliorare la viabilità di pochi chilometri». Quindi, tranquilli tutti, che i soldi li avremo! E tanto possiamo stare tranquilli che, per cominciare, la Provincia ha revocato i 20 milioni di euro ancora disponibili per la “Corleone-Mare” destinandoli ad altro. Un modo davvero originale di trovare i finanziamenti per la nuova strada: piuttosto che cercare i 232 milioni e 200 mila euro che mancano, si “cancellano” i 20 milioni che abbiamo/avevamo! E pensare che della giunta provinciale fa parte il “corleonese” Gigi Tomasino (è originario di Giuliana) e nella maggioranza consiliare di centrodestra fanno parte il corleonese-doc (?!) Mauro Di Vita, il prizzese (che a Corleone ha avuto oltre 1.000 voti) Luigi Vallone, e il “sangiuseppese” (si dice così?) Francesco Miceli (votato anche a Corleone, vero consigliere Di Miceli?). E, perchè no, anche il bisacquinese-roccamenese Tommaso Calamia, del Pd, la cui voce di opposizione è stata (purtroppo) molto flebile (non l'abbiamo quasi sentita...) nel difendere i legittimi interessi della zona.
Ma le nostre sono soltanto basse insinuazioni e diffidenza per partito preso. Domattina Giovanni Avanti e il suo staff polverizzeranno i nostri dubbi e la zona del Corleonese avrà la sua strada bella, moderna, sicura, veloce…
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